La Bulgaria e la Romania entrano a far parte dell’Unione europea
Il 1° gennaio 2007 ha segnato l’allargamento dell’Unione europea (UE) a due nuovi Stati membri: Bulgaria e Romania.
A partire da tale data le banche centrali nazionali (BCN) dei due paesi sono state integrate nel Sistema europeo di banche centrali (SEBC) e i loro governatori sono divenuti membri del Consiglio generale della Banca centrale europea (BCE). Inoltre, gli esperti che rappresentano queste BCN nell’ambito dei comitati del SEBC parteciperanno in qualità di membri a tutte le riunioni tenute in composizione completa. Dopo la firma dei trattati di adesione, nell’aprile 2005, i governatori delle BCN di Bulgaria e Romania e i loro esperti avevano assistito alle riunioni rispettivamente del Consiglio generale e dei comitati in veste di osservatori.
I nuovi Stati membri non introdurranno immediatamente l’euro, ma soltanto dopo aver soddisfatto i requisiti stabiliti nel Trattato che istituisce la Comunità europea. A differenza della Danimarca e del Regno Unito, essi non hanno titolo a esenzione per quanto concerne l’introduzione della moneta unica.
La BCE e la Commissione europea predisporranno rapporti sulla convergenza una volta ogni due anni o su richiesta di uno “Stato membro con deroga”. Sulla base di tali rapporti il Consiglio dell’UE deciderà se il paese interessato soddisfi o meno le condizioni necessarie per l’adozione dell’euro.
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