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  • IL BLOG DELLA BCE

Buon compleanno alle banconote e monete in euro!

Autrice: Christine Lagarde, Presidente della BCE

Francoforte sul Meno, 31 dicembre 2021

Il primo gennaio è sempre stato per me un giorno speciale. È l’inizio di un nuovo anno, come lo è per tutti, ma è anche il mio compleanno. Il 1o gennaio del 2002 c’era anche un altro motivo per festeggiare: quel giorno i 12 paesi appartenenti all’area dell’euro immettevano in circolazione le banconote e monete in euro.

Ho trascorso quella giornata con la famiglia e gli amici nella mia casa in Normandia, in Francia, e poco prima della mezzanotte siamo andati insieme alla ricerca dello sportello automatico più vicino per poter finalmente toccare con mano le prime banconote in euro. Secondo alcuni dei miei amici il passaggio alla nuova moneta avrebbe sovraccaricato i distributori e le banconote in euro non sarebbero state disponibili. Abbiamo scommesso che se il distributore avesse erogato franchi francesi invece di euro, quei soldi sarebbero andati a loro.

Passata la mezzanotte abbiamo provato a prelevare: dallo sportello sono uscite banconote in euro fresche di stampa e tutti abbiamo brindato alla nuova moneta europea.

Questa mia esperienza personale è solo uno dei tanti momenti della conversione valutaria più vasta della storia; da allora l’area dell’euro è cresciuta sempre di più. Quei 12 paesi sono diventati 19, con più di 340 milioni di cittadini che condividono la stessa moneta nonostante lingue e culture diverse, superando i confini nazionali. L’euro ha contribuito al senso di unità tra noi europei. Nell’ultima indagine Eurobarometro, alla domanda sul significato dell’Unione europea per i cittadini, il 41% ha risposto associandola all’euro. La moneta unica è stata seconda solo alla libertà di movimento.

È chiaro come l’euro e l’Europa siano ormai inseparabili. E per i giovani europei, che hanno da sempre conosciuto soltanto la moneta unica, deve essere praticamente impossibile immaginare l’Europa senza l’euro. Il sostegno nei confronti della moneta unica ha infatti raggiunto il massimo storico nel 2021. Secondo l’ultima indagine Eurobarometro essa gode oggi di un tasso di consenso del 78%.

Quando penso all’euro mi vengono in mente le imprese e le aziende familiari che hanno avuto successo grazie ai benefici derivanti dall’euro e dal mercato unico. Dal 1990 al 2002 l’interscambio tra i paesi che sarebbero poi confluiti nell’area dell’euro è aumentato di meno del 5%, mentre è cresciuto di circa il 200% a partire dall’introduzione della moneta unica. I cittadini hanno potuto viaggiare senza le complicazioni e i costi legati al cambio e milioni di studenti e lavoratori all’estero non devono più utilizzare valute diverse.

L’euro ha senza dubbio rafforzato la nostra capacità di tenuta. Dall’adozione della moneta unica siamo dotati di strumenti migliori per la gestione delle crisi. Gli shock economici recenti sarebbero stati molto più gravi se non fosse stato per la stabilità e per l’integrazione che l’euro ha assicurato al mercato unico. Nei momenti critici, come durante la pandemia, la moneta unica è stata fondamentale per coordinare le varie risposte in Europa.

La Banca centrale europea è custode dell’euro, e noi lavoriamo con impegno per proteggere la nostra moneta unica. È nostro compito garantire la sicurezza delle banconote ed è anche nostro dovere studiare forme di pagamento complementari come l’euro digitale.

Stiamo riprogettando per la prima volta le nostre banconote, mantenendole sicure e innovative, ma al tempo stesso adattandole affinché i cittadini europei di ogni età e provenienza vi si possano riconoscere. Chiederemo il parere dei cittadini sui temi e sugli elementi grafici delle nostre future banconote; pubblicheremo i loro contributi nel 2024 prima di programmare l’introduzione dei nuovi biglietti.

In quella fredda serata di vent’anni fa in Normandia non avrei potuto immaginare che la salvaguardia dell’euro sarebbe diventata il mio lavoro a tempo pieno. Ma è questo l’impegno che ho preso apponendo il mio nome sulle banconote che utilizzate quotidianamente. Quella firma rappresenta il mio impegno nei confronti di uno dei simboli più preziosi dell’unità europea.

Brindiamo di nuovo ai 20 anni delle banconote in euro!

Il presente post è stato pubblicato come editoriale su: Kleine Zeitung (Austria), Le Soir (Belgio), 24 Chasa (Bulgaria), Večernji list (Croazia), Politis (Cipro), ERR (Estonia), Kaleva (Finlandia), La Provence (Francia), Frankfurter Rundschau (Germania), Efimerida ton Syntakton (Grecia), The Irish Independent (Irlanda), Corriere della Sera (Italia), Delfi.lv (Lettonia), Verslo žinios (Lituania), Luxemburger Wort (Lussemburgo), Times of Malta (Malta), Algemeen Dagblad (Paesi Bassi), Sábado (Portogallo), Hospodarske noviny (Slovacchia), Delo (Slovenia), El Correo, El Diario Vasco, El Diario Montañés, La Verdad, Ideal, Hoy, Sur, La Rioja, El Norte de Castilla, El Comercio, Las Provincias e La Voz de Cádiz (Spagna).