La trasformazione digitale dell’ecosistema dei pagamenti al dettaglio
Intervento introduttivo di Yves Mersch, membro del Comitato esecutivo della BCE, in occasione della Conferenza congiunta Banca centrale europea - Banca d’Italia, Roma, 30 novembre 2017
La disponibilità di sistemi di pagamento al dettaglio efficienti e sicuri è un presupposto indispensabile per il funzionamento di qualsiasi economia moderna. Consentendo di effettuare i pagamenti necessari nella vita di ogni giorno, questi sistemi costituiscono le basi degli scambi commerciali.
Tradizionalmente tali servizi sono stati offerti dalle banche centrali, attraverso il contante, e dalle banche commerciali, riuscendo a instaurare un ecosistema dei pagamenti sicuro e affidabile per i consumatori.
Nel corso del tempo l’ecosistema bancario ha tuttavia sviluppato inefficienze; ha perso in certa misura la capacità di innovarsi e adeguarsi alle esigenze in trasformazione dell’utente finale.
In Europa gli effetti dirompenti di alcune tecnologie, la concorrenza del settore non bancario e la pressione sul piano della regolamentazione hanno reso imprescindibile per le banche riesaminare le proprie modalità di erogazione dei servizi di pagamento al dettaglio.
Per poter preservare o accrescere la propria quota di mercato, le banche non si potranno esimere dal fornire servizi di pagamento in tempo reale. L’importanza strategica dei pagamenti istantanei non potrà mai essere enfatizzata abbastanza.
Il passaggio a un mondo in cui i pagamenti avvengono in tempo reale non può realizzarsi senza una soluzione per i pagamenti istantanei a livello paneuropeo. I pagamenti istantanei paneuropei daranno vita a una nuova cornice per l’esecuzione di pagamenti al dettaglio innovativi ed efficienti nel nostro continente.
Nel mio intervento di oggi mi soffermerò in particolare sui pagamenti istantanei, ma accennerò anche alla presunta innovazione che deriverebbe dai circuiti privati di valute virtuali senza emittenti identificabili.
Le basi dei pagamenti istantanei e il coinvolgimento delle parti interessate
È con la SEPA, l’Area unica dei pagamenti in euro, che ha iniziato a delinearsi il panorama digitale dei pagamenti al dettaglio in Europa come appare oggi. Questa componente essenziale della moneta unica europea è stata necessaria per rendere più tangibili per tutti i cittadini i pieni benefici dell’euro. L’integrazione dei pagamenti elettronici al dettaglio in Europa è stato un percorso denso di sfide, che abbiamo portato a termine soltanto 12 anni dopo l’introduzione delle banconote e monete in euro. Uno dei problemi principali della SEPA è stato che è mancato il pieno coinvolgimento delle parti interessate.
In origine la SEPA era considerata un progetto “informatico” che dovevano attuare le banche; non era vista nel contesto di un percorso in grado di trasformare i pagamenti in Europa. Il progetto non prevedeva un adeguato livello di interazione con i consumatori e le imprese d’Europa.
Un’iniziativa del genere può avere successo soltanto con il supporto di tutte le parti interessate. Per agevolare il raggiungimento di questo risultato la BCE ha istituito l’ERPB, il Comitato per i pagamenti al dettaglio in euro, che riunisce rappresentanti dal lato dell’offerta e della domanda del mercato, le banche e gli utenti finali, al fine di promuovere lo sviluppo di un mercato integrato, innovativo e competitivo per i pagamenti al dettaglio in euro nell’UE. Da questa cooperazione sono emerse nuove sinergie. Chi si sentiva tagliato fuori dal processo di innovazione dei pagamenti al dettaglio ha potuto far sentire la propria voce.
Di recente abbiamo ulteriormente rafforzato la cooperazione europea istituendo con la Commissione europea l’EFIP, European Forum for Innovation in Payments. Questo forum riunisce i comitati nazionali per i pagamenti e l’ERPB al fine di promuovere l’integrazione e l’innovazione nel settore dei pagamenti al dettaglio in Europa.
L’ERPB ha contribuito ad aprire l’Europa alla prospettiva di sviluppare il settore dei pagamenti in tempo reale con l’introduzione dei pagamenti istantanei. Il Consiglio europeo per i pagamenti, su indicazione dell’ERPB, ha creato lo schema SEPA per i bonifici istantanei. Sono lieto che lo schema sia stato introdotto con successo la settimana scorsa e mi congratulo con gli otto paesi che ad oggi vi hanno aderito. Il gruppo di testa in questa innovazione tecnologica è formato da: Austria, Estonia, Germania, Lettonia, Lituania, Paesi Bassi, Italia e Spagna. Gli utenti finali europei le cui banche hanno già aderito e dato attuazione allo schema possono ora inviare e ricevere pagamenti istantanei in Europa in meno di 10 secondi.
In definitiva sarà la loro esperienza positiva a decretare il successo dei pagamenti istantanei. L’ERPB supporta i lavori intrapresi dal settore e dagli altri soggetti coinvolti per agevolare la disposizione di ordini di pagamento istantaneo mediante associazione del numero di telefono mobile del beneficiario all’IBAN, indipendentemente dall’ubicazione all’interno dell’UE. L’ERPB si attende che un archivio paneuropeo degli alias tramite telefonia mobile sia pronto al più tardi entro la fine del 2018, termine che esorto tutte le parti coinvolte a rispettare.
Tuttavia, per agevolare l’entrata a regime dei pagamenti istantanei dobbiamo consentire la raggiungibilità di tutte le banche in Europa. A questo scopo l’Eurosistema ha deciso di introdurre il servizio TIPS (Target Instant Payment Settlement), un sistema di regolamento dei pagamenti istantanei in moneta di banca centrale, la cui entrata in funzione è prevista per novembre 2018.
Quadro regolamentare appropriato
Lo sviluppo della SEPA e dei pagamenti istantanei ha presupposto un contesto appropriato; occorre un quadro normativo a sostegno della digitalizzazione, dell’innovazione e della concorrenza. In Europa ne comprendiamo l’importanza. La cosiddetta PSD2, la direttiva riveduta in materia di servizi di pagamento, porrà in essere il quadro legislativo necessario per consentire l’innovazione. Migliorerà l’accesso ai conti di pagamento per i fornitori di servizi regolamentati e autorizzati (le cosiddette “terze parti”). Faciliterà la partecipazione al mercato dei pagamenti di nuovi operatori, che forniranno servizi innovativi, ridurranno i costi e offriranno ai consumatori una scelta più vasta.
Tuttavia questo sarà possibile soltanto se si garantirà accesso standardizzato ai conti di pagamento. Invito pertanto gli attori coinvolti, quali banche, organismi preposti alla definizione degli standard e terze parti, a lavorare insieme al fine di assicurare lo sviluppo di uno standard unico per l’accesso ai conti di pagamento.
La concorrenza introdotta dalla PSD2 può anche rappresentare un’opportunità per le banche già presenti sul mercato, ma soltanto se si attiveranno senza indugio per provvedere all’attuazione dei pagamenti istantanei. È essenziale che le banche investano nell’aggiornamento dei sistemi preesistenti, basati sul trattamento di lotti di operazioni, per consentire il trattamento dei pagamenti in tempo reale e offrire agli utenti finali soluzioni di pagamento istantaneo. Tali soluzioni possono rappresentare uno strumento efficace per fronteggiare la concorrenza che si prospetta per queste banche.
La recente esperienza nel campo dei pagamenti contactless dimostra che le banche, in collaborazione con le altre parti coinvolte, sono perfettamente in grado di apportare innovazioni nel settore dei pagamenti che possono attecchire rapidamente e migliorare il livello di servizio per gli utenti finali.
Valute virtuali
A mio parere, le future innovazioni nel settore dei pagamenti al dettaglio si baseranno sui pagamenti istantanei in combinazione con l’accesso ai conti previsto dalla PSD2. Tengo a sottolineare questo punto soprattutto alla luce del dibattito pubblico in corso riguardo alla presunta innovazione derivante da token o circuiti privati di valute virtuali.
Anche se in tempi recenti abbiamo assistito a un notevole incremento del valore di alcune valute virtuali, che partivano da livelli modesti, non dovremmo perdere di vista che il loro utilizzo come attività di regolamento è marginale e il loro grado complessivo di accettazione fra gli utenti quale mezzo di pagamento è trascurabile.
Di fatto, il solo traffico di pagamenti al dettaglio in Europa supera di vari ordini di grandezza il volume mondiale delle operazioni in valute virtuali. Dato il carattere speculativo del contesto di mercato delle valute virtuali e di altre tipologie di attività finanziarie virtuali, va tenuto presente che, essendo appunto per definizione virtuali, queste non rappresentano un credito nei confronti di un’emittente e non si qualificano formalmente come valuta.
Il loro potere di acquisto è soggetto ad ampie oscillazioni e dipende esclusivamente dall’attività di mercato degli speculatori. Resta da vedere se queste valute virtuali possano essere considerate strumenti alternativi di pagamento per i consumatori, eccetto in casi estremi come negli Stati falliti, e in quale misura siano in grado di competere con le soluzioni che gli operatori sapranno sviluppare nel più sicuro ed efficiente mercato europeo dei pagamenti al dettaglio.
La BCE continua a seguire questi sviluppi, non soltanto nell’ottica delle infrastrutture di mercato, ma anche dal punto di vista della politica monetaria, della stabilità finanziaria e della vigilanza prudenziale. Mentre continueremo a soddisfare pienamente la crescente domanda di banconote sicure ed efficienti, al tempo stesso sperimenteremo anche le potenzialità del contante con diverse tecnologie digitali. Altre applicazioni, più audaci e dirompenti, non sono abbastanza solide dal punto di vista legale, operativo e della governance, per citare soltanto alcuni aspetti problematici fra quelli che rendono simili attività inadatte ad essere riconosciute in relazione al nostro mandato di assicurare sistemi di pagamento efficienti.
Conclusioni
Per concludere, i benefici della trasformazione digitale e dell’innovazione per i cittadini possono essere conseguiti soltanto grazie alla piena cooperazione di tutte le parti coinvolte e attraverso un quadro di regolamentazione appropriato che stimoli l’innovazione.
Le banche devono provvedere quanto prima all’attuazione dei pagamenti istantanei e prospettare uno scenario alternativo di sviluppo nel dibattito pubblico in corso sulla presunta innovazione derivante dagli schemi di valuta virtuale.
I pagamenti istantanei insieme ai fondamenti creati dalla PSD2 possono offrire nuove opportunità di business alle banche e alle terze parti e permettere ai cittadini di usufruire di pagamenti sicuri in tempo reale.
Vi ringrazio dell’attenzione.
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