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Document 32004O0015

2004/808/CE: Indirizzo della Banca centrale europea, del 16 luglio 2004, sugli obblighi di segnalazione statistica della Banca centrale europea nel settore delle statistiche relative a bilancia dei pagamenti, posizione patrimoniale sull’estero e schema delle riserve internazionali (BCE/2004/15)

OJ L 269M, 14.10.2005, p. 15–57 (MT)
OJ L 354, 30.11.2004, p. 34–76 (ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, NL, PL, PT, SK, SL, FI, SV)
Special edition in Bulgarian: Chapter 10 Volume 005 P. 284 - 326
Special edition in Romanian: Chapter 10 Volume 005 P. 284 - 326
Special edition in Croatian: Chapter 01 Volume 007 P. 44 - 86

Legal status of the document No longer in force, Date of end of validity: 31/05/2014; abrogato da 32011O0023

ELI: http://data.europa.eu/eli/guideline/2004/808/oj

30.11.2004   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 354/34


INDIRIZZO DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA

del 16 luglio 2004

sugli obblighi di segnalazione statistica della Banca centrale europea nel settore delle statistiche relative a bilancia dei pagamenti, posizione patrimoniale sull’estero e schema delle riserve internazionali

(BCE/2004/15)

(2004/808/CE)

IL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA,

visto lo statuto del Sistema europeo di banche centrali e della Banca centrale europea, in particolare, gli articoli 5.1, 12.1 e 14.3,

considerando quanto segue:

(1)

Per l’espletamento dei propri compiti, il Sistema europeo di banche centrali (SEBC) richiede statistiche complete e attendibili relative a bilancia dei pagamenti, posizione patrimoniale sull’estero e schema delle riserve internazionali che indichino le voci principali che incidono sulla situazione monetaria e sui mercati valutari nell’area dell’euro.

(2)

L’articolo 5.1, prima frase, dello statuto dispone che, al fine di assolvere i compiti del SEBC, la Banca centrale europea (BCE), assistita dalle banche centrali nazionali (BCN), raccolga le necessarie informazioni statistiche dalle competenti autorità nazionali, diverse delle BCN, o direttamente dagli operatori economici. L’articolo 5.1, seconda frase, prevede che, a questo fine, essa cooperi con le istituzioni o gli organi comunitari e con le competenti autorità degli Stati membri o dei paesi terzi e con le organizzazioni internazionali. L’articolo 5.2 stabilisce che le BCN svolgano, per quanto possibile, i compiti di cui all’articolo 5.1.

(3)

Le informazioni necessarie a soddisfare gli obblighi imposti dalla BCE nel settore delle statistiche relative a bilancia dei pagamenti e posizione patrimoniale sull’estero possono essere raccolte e/o compilate dalle autorità competenti diverse dalle BCN. Di conseguenza, alcuni dei compiti da assolvere ai sensi del presente indirizzo necessitano cooperazione tra la BCE o le BCN e tali autorità competenti, conformemente all’articolo 5.1 dello statuto. L’articolo 4 del regolamento (CE) n. 2533/98 del Consiglio, del 23 novembre 1998, sulla raccolta di informazioni statistiche da parte della Banca centrale europea (1), dispone che gli Stati membri organizzino i propri compiti nell’ambito statistico e cooperino pienamente con il SEBC al fine di garantire l’adempimento degli obblighi derivanti dall’articolo 5 dello statuto.

(4)

Parte delle necessarie informazioni statistiche si riferisce al conto finanziario della bilancia dei pagamenti, al relativo reddito, e alla posizione patrimoniale sull’estero di cui l’Eurosistema è il principale responsabile. Le BCN, per poter adempiere al proprio obbligo di supporto alla BCE in questo settore, dovrebbero disporre della necessaria esperienza in ambito statistico, in particolare per quanto concerne concetti, metodologia, nonché raccolta, compilazione, analisi e trasmissione di dati. In Irlanda il Central Statistics Office (CSO) raccoglie e compila le informazioni statistiche pertinenti. Al fine di soddisfare gli obblighi statistici della BCE, la Central Bank and Financial Services Authority of Ireland e il CSO sono tenuti a cooperare tra loro come previsto nella raccomandazione BCE/2004/16, del 16 luglio 2004, sugli obblighi di segnalazione statistica alla Banca centrale europea nel settore delle statistiche relative a bilancia dei pagamenti, posizione patrimoniale sull’estero e schema delle riserve internazionali (2). La raccomandazione BCE/2004/16 è altresì indirizzata all’Ufficio italiano dei cambi, che è responsabile, congiuntamente alla Banca d’Italia, per la raccolta e compilazione delle informazioni statistiche pertinenti in Italia.

(5)

Dal momento dell’adozione dell’indirizzo BCE/2003/7, del 2 maggio 2003, sugli obblighi di segnalazione statistica della Banca centrale europea nel settore delle statistiche relative a bilancia dei pagamenti, posizione patrimoniale sull’estero e schema delle riserve internazionali (3), si sono avuti progressi tangibili in relazione ai nuovi obblighi e metodi di raccolta e compilazione di dati all’interno dell’area dell’euro. È, pertanto, necessario sostituire l’indirizzo BCE/2003/7 con il presente indirizzo.

(6)

Date le difficoltà insite nell’identificare l’esatto investimento di portafoglio in termini di consistenze e di flussi, è stato necessario definire principi comuni per la raccolta di tali informazioni all’interno dell’area dell’euro. I sistemi di raccolta degli investimenti di portafoglio nell’area dell’euro dovrebbero conformarsi, a partire da marzo 2008, a norme minime comuni, vale a dire uno dei quattro modelli che comportano quanto meno la raccolta delle consistenze trimestrali titolo per titolo, come indicato nella tavola contenuta nell’allegato VI. La disponibilità di un Centralised Security Database (CSDB, Archivio centralizzato sui titoli) funzionante è considerata essenziale perché i nuovi sistemi di raccolta divengano operativi. Di conseguenza, se il Project Closure Document (documento di chiusura del progetto) per la fase 1 del progetto CSDB non venisse presentato al Consiglio direttivo attraverso il comitato per le statistiche del SEBC (di seguito «CST») entro fine marzo 2005, tale data di scadenza (insieme a quelle relative ad altri obblighi collegati agli investimenti di portafoglio) sarà prorogata del medesimo lasso di tempo corrispondente al ritardo. Il SEBC è inoltre chiamato a valutare, entro la metà del 2006, se la copertura informativa sui titoli nel CSDB e gli accordi per lo scambio dei dati con gli Stati membri siano da considerarsi sufficienti a permettere alle BCN, o alle altre autorità statistiche competenti, se pertinenti, di rispettare le norme minime di qualità specificate nel presente indirizzo. Al fine di consentire ottemperanza agli obblighi relativi agli investimenti di portafogli in titoli emessi dai residenti dell’area dell’euro, disaggregati per settore di emittente, nel rispetto delle scadenze contenute nella tavola 13 dell’allegato II, la BCE fornirà alle BCN le informazioni del CSDB almeno 15 mesi prima delle date di riferimento.

(7)

La segnalazione di dati su operazioni e posizioni relative alle attività e/o passività dei residenti dell’area dell’euro nei confronti dei residenti di altri Stati membri dell’area dell’euro è necessaria per l’adempimento degli obblighi statistici previsti dalla BCE nel settore degli investimenti di portafoglio (e relativi redditi). I dati sono utilizzati per la compilazione delle statistiche sulle operazioni e posizioni aggregate dell’area dell’euro nelle passività relative agli investimenti di portafoglio e nei debiti relativi al reddito da investimenti di portafoglio. Detto utilizzo è conforme agli obblighi nazionali o alla prassi consolidata.

(8)

Alle BCN sarà messo a disposizione il CSDB che, in futuro, verrà utilizzato per numerosi e svariati scopi statistici (compilazione e produzione) e non (analisi economica, di stabilità finanziaria o delle operazioni). Salva ogni limitazione legale, il contenuto dei dati sarà comunicato alle autorità competenti diverse dalle BCN. Ciò sarà loro di estremo ausilio per la produzione dei dati necessari alla compilazione delle statistiche relative a operazioni e posizioni dell’area dell’euro concernenti gli investimenti di portafoglio. In particolare, combinando le informazioni del CSDB con i dati raccolti titolo per titolo, dovrebbe essere possibile compilare accuratamente le operazioni e posizioni degli investimenti di portafoglio in titoli emessi dai residenti dell’area dell’euro e detenuti dai residenti di altri paesi dell’area dell’euro. Ciò consentirà in ultima analisi la compilazione di una disaggregazione per settore dei dati relativi alle passività da investimenti di portafoglio dell’area dell’euro.

(9)

L’utilizzo della bilancia dei pagamenti e della posizione patrimoniale sull’estero dell’area dell’euro per la compilazione dei conti del resto del mondo nei conti finanziari trimestrali dell’area dell’euro comporta la necessità di compilare dati sulla posizione patrimoniale sull’estero con cadenza trimestrale. Ancora, per i conti finanziari dell’area dell’euro così come per effettuare un’analisi monetaria, è necessario separare i depositi dai prestiti e identificare altri investimenti. Inoltre, la valutazione delle consistenze dell’area dell’euro in investimenti diretti esteri in titoli necessita di un’ulteriore disaggregazione tra le società di investimento diretto quotate e non quotate.

(10)

Quale contributo alla revisione annuale del ruolo internazionale dell’euro, sono necessari dati statistici sulle operazioni e posizioni in titoli obbligazionari disaggregati per valuta al fine di valutare il ruolo dell’euro quale valuta di investimento.

(11)

L’analisi qualitativa concernente le statistiche su bilancia dei pagamenti, posizione patrimoniale sull’estero e schema delle riserve internazionali dell’area dell’euro dovrebbe essere concepita, per quanto possibile, in linea con il Data Quality Assessment Framework (sistema per la valutazione qualitativa dei dati) elaborato dal Fondo monetario internazionale (FMI). Le BCN, in cooperazione con le autorità competenti diverse dalle BCN stesse, se del caso, dovrebbero determinare la qualità dei dati che forniscono. Saranno determinati criteri adeguati per la valutazione della qualità dei dati tra cui la tempestività, l’accuratezza, la plausibilità, la coerenza interna ed esterna nonché l’attendibilità.

(12)

La trasmissione alla BCE da parte delle BCN di informazioni statistiche riservate ha luogo nei limiti e con l’accuratezza necessaria all’assolvimento dei compiti del SEBC. Laddove le autorità competenti diverse dalle BCN forniscano informazioni statistiche contrassegnate come confidenziali, l’uso di tali informazioni da parte della BCE dovrebbe essere limitato all’esercizio dei compiti statistici connessi al SEBC.

(13)

È necessario stabilire una procedura per apportare in maniera efficace modifiche di natura tecnica agli allegati al presente indirizzo, purché la portata di tali modifiche non sia tale da alterarne l’impianto concettuale sottostante né da incidere sull’onere di segnalazione dei soggetti segnalanti negli Stati membri. Nell’applicazione di tale procedura si terrà conto dei pareri del CST. Le BCN hanno la facoltà di proporre modifiche di natura tecnica agli allegati al presente indirizzo tramite il CST.

(14)

In conformità degli articoli 12.1 e 14.3 dello statuto, gli indirizzi della BCE costituiscono parte integrante del diritto comunitario,

HA ADOTTATO IL PRESENTE INDIRIZZO:

Articolo 1

Definizioni

Ai fini del presente indirizzo:

per «Stati membri partecipanti», si intendono tutti gli Stati membri che hanno adottato la moneta unica in conformità del trattato,

il termine «residente» ha il significato stabilito nell’articolo 1 del regolamento (CE) n. 2533/98,

per «area dell’euro» si intende il territorio economico degli Stati membri partecipanti e la BCE. I territori appartenenti a, o i paesi associati con, gli Stati membri dell’area dell’euro sono delineati nell’allegato II, tavola 10,

per «Eurosistema» si intendono le BCN degli Stati membri partecipanti e la BCE,

per «operazione con l’estero», si intende una transazione che pone in essere o estingue, in tutto o in parte, crediti o debiti, o che comporta il trasferimento di un diritto su un bene fra i residenti e i non residenti dell’area dell’euro,

per «posizioni sull’estero» si intende la consistenza delle attività e passività finanziarie nei confronti di non residenti dell’area dell’euro. Le posizioni sull’estero comprendono anche i) terreni, altre attività materiali non prodotte e altri beni immobili situati fisicamente al di fuori dell’area dell’euro e di proprietà di residenti dell’area dell’euro e/o situati all’interno dell’area dell’euro e di proprietà di non residenti dell’area dell’euro e ii) l’oro e i diritti speciali di prelievo (DSP) di proprietà di residenti dell’area dell’euro.

Tuttavia, nella misura necessaria per la compilazione del conto degli investimenti di portafoglio e del conto dei redditi da investimenti di portafoglio nell’ambito delle statistiche relative alla bilancia dei pagamenti, nonché per la compilazione del conto degli investimenti di portafoglio nell’ambito delle statistiche relative alla posizione patrimoniale sull’estero per l’area dell’euro, i termini «posizioni sull’estero» e «operazioni con l’estero» comprendono parimenti le posizioni e le operazioni aventi per oggetto attività e/o passività di residenti dell’area dell’euro nei confronti di residenti di altri Stati membri dell’area dell’euro,

per «riserve ufficiali», si intendono i crediti altamente liquidi, negoziabili e con elevato merito di credito detenuti dall’Eurosistema nei confronti di non residenti dell’area dell’euro e denominati in valute diverse dall’euro, nonché l’oro, le posizioni di riserva nel FMI e le disponibilità in DSP,

per «altre attività in valuta estera», si intendono i) crediti detenuti dall’Eurosistema nei confronti di residenti dell’area dell’euro e denominati in valute diverse dall’euro e ii) crediti detenuti dall’Eurosistema nei confronti di non residenti dell’area dell’euro e denominati in valute diverse dall’euro che non soddisfano i criteri di liquidità, negoziabilità e qualità creditizia prescritti per le riserve ufficiali,

per «passività inerenti alle riserve» si intendono gli esborsi netti a breve termine predeterminati ed eventuali a carico dell’Eurosistema, analoghi alle riserve ufficiali e alle altre attività in valuta estera detenute dall’Eurosistema,

per «bilancia dei pagamenti» si intende il documento statistico che riporta, nella disaggregazione appropriata, le operazioni con l’estero effettuate nel periodo considerato,

per «schema delle riserve internazionali» si intende il documento statistico che riporta, nella disaggregazione appropriata, le consistenze delle riserve ufficiali, delle altre attività in valuta estera e delle passività inerenti alle riserve dell’Eurosistema ad una certa data di riferimento,

per «posizione patrimoniale sull’estero» si intende il rendiconto che riporta, nella disaggregazione appropriata, la consistenza delle attività e delle passività finanziarie sull’estero ad una certa data di riferimento,

per raccolta di dati «titolo per titolo» si intende la raccolta di informazioni disaggregate per singoli titoli.

Articolo 2

Obblighi di segnalazione statistica delle BCN

1.   Le BCN comunicano alla BCE i dati concernenti le operazioni e le posizioni con l’estero nonché le consistenze delle riserve ufficiali, le altre attività in valuta estera e le passività inerenti alle riserve necessarie affinché la BCE possa compilare a livello aggregato le statistiche relative a bilancia dei pagamenti, posizione patrimoniale sull’estero e schema delle riserve internazionali dell’area dell’euro. I dati sono comunicati secondo le scadenze contenute nella tavola 13 dell’allegato II.

2.   Qualora il grado di ampiezza della variazione dei dati sia dovuto a eventi specifici di rilievo e per mezzo di revisioni ovvero qualora la BCE lo richieda, i dati sono accompagnati da informazioni di facile accesso relative a tali eventi specifici di rilievo e alle motivazioni per le revisioni.

3.   I dati richiesti sono comunicati alla BCE per le operazioni mensili e trimestrali e per le posizioni trimestrali e annuali, secondo le modalità stabilite negli allegati I, II e III, conformi agli standard internazionali vigenti, segnatamente alla quinta edizione del Manuale di bilancia dei pagamenti del FMI. In particolare, i dati richiesti relativi alle operazioni e alle posizioni concernenti le attività da investimenti di portafoglio in titoli dell’area dell’euro disaggregati per settore dell’emittente residente nell’area dell’euro sono comunicati come previsto nell’allegato I, paragrafo 1.1, 1.2 e 3 e nell’allegato II, tavole 1, 2, 4 e 5.

4.   I dati richiesti sulla bilancia dei pagamenti sono comunicati con cadenza mensile e trimestrale. I dati trimestrali di bilancia dei pagamenti includono una disaggregazione geografica per le controparti, come indicata nella tavola 9 dell’allegato II. I dati richiesti concernenti lo schema delle riserve internazionali sono comunicati alla fine del mese cui i dati si riferiscono. I dati richiesti concernenti la posizione patrimoniale sull’estero sono comunicati con cadenza trimestrale e annuale. I dati annuali della posizione patrimoniale sull’estero includono una disaggregazione geografica per le controparti, come indicata nella tavola 9 dell’allegato II.

5.   Ai fini dell’analisi del ruolo internazionale dell’euro quale valuta di investimento, i dati richiesti disaggregati per valuta sono comunicati con cadenza semestrale, come stabilito nella tavola 6 dell’allegato II.

6.   A decorrere dal marzo 2008, a partire dai dati corrispondenti alle operazioni relative a gennaio 2008 e alle posizioni relative alla fine 2007, il sistema di raccolta degli investimenti di portafoglio si conforma a uno dei modelli stabiliti nella tavola contenuta nell’allegato VI.

Articolo 3

Tempestività

1.   I dati richiesti per compilazione della bilancia dei pagamenti mensile dell’area dell’euro sono comunicati alla BCE entro la fine del trentesimo giorno lavorativo successivo alla fine del mese cui i dati i riferiscono.

2.   I dati richiesti per la compilazione della bilancia dei pagamenti trimestrale dell’area dell’euro sono comunicati alla BCE entro 3 mesi dalla fine del trimestre cui i dati si riferiscono.

3.   I dati richiesti per la compilazione dello schema delle riserve internazionali dell’Eurosistema sono comunicati alla BCE entro tre settimane dalla fine del mese cui i dati si riferiscono.

4.   A decorrere dal 1o gennaio 2005, i dati richiesti per la compilazione della posizione patrimoniale sull’estero trimestrale dell’area dell’euro sono comunicati alla BCE entro tre mesi dalla fine del trimestre cui i dati si riferiscono.

5.   I dati annuali richiesti per la compilazione della posizione patrimoniale sull’estero dell’area dell’euro sono comunicati alla BCE entro nove mesi dalla fine dell’anno cui i dati si riferiscono.

6.   Le transazioni e le posizioni in titoli obbligazionari disaggregate per valuta di emissione e per settore dell’emittente sono comunicate alla BCE entro sei mesi dalla fine del periodo cui i dati si riferiscono.

7.   Eventuali revisioni relative alla bilancia dei pagamenti e alla posizione patrimoniale sull’estero dell’area dell’euro sono comunicate alla BCE conformemente alla tempistica delineata nell’allegato IV.

8.   La raccolta nazionale dei predetti dati è organizzata in funzione del rispetto di tali scadenze.

Articolo 4

Cooperazione con le autorità competenti diverse dalle BCN

1.   Qualora le fonti di tutti o parte dei dati di cui all’articolo 2 siano autorità competenti diverse dalle BCN, queste ultime concordano con le predette autorità appropriate modalità di cooperazione al fine di assicurare una struttura permanente di trasmissione di dati che soddisfi le norme minime stabilite dalla BCE, in particolare in merito alla qualità degli stessi, e tutti gli altri obblighi dalla stessa predisposti come delineato nel presente indirizzo, a meno che questo stesso risultato non sia già stato raggiunto con la legislazione nazionale.

2.   Per il conto finanziario della bilancia dei pagamenti, il relativo reddito e la posizione patrimoniale sull’estero, le BCN sono tenute ad assicurare che i concetti e la metodologia nonché la raccolta, la compilazione, l’analisi e la trasmissione dei dati in tali aree sia mantenuta e sviluppata.

3.   Laddove le autorità competenti diverse dalle BCN forniscano informazioni statistiche contrassegnate come confidenziali, tali informazioni sono usate dalla BCE esclusivamente per l’esercizio dei compiti statistici connessi al SEBC, a meno che il soggetto segnalante ovvero altra persona fisica o giuridica, ente o filiale, fornitore di informazioni, nell’ipotesi che sia possibile identificarlo, abbia esplicitamente fornito il proprio consenso all’uso di tali informazioni per altri propositi.

Articolo 5

Norme minime di trasmissione

Le informazioni statistiche richieste sono comunicate alla BCE in modo conforme ai requisiti definiti nell’allegato IV.

Articolo 6

Qualità delle informazioni statistiche

1.   Fatte salve le funzioni di monitoraggio della BCE stabilite nell’allegato V, le BCN assicurano, in cooperazione con le autorità competenti diverse dalle BCN di cui all’articolo 4, laddove necessario, la verifica e valutazione della qualità delle informazioni statistiche da esse comunicate alla BCE. La BCE valuta in maniera analoga i dati relativi alle statistiche su bilancia dei pagamenti, posizione patrimoniale sull’estero e riserve internazionali dell’area dell’euro. Tale valutazione è effettuata con tempestività. Il Comitato esecutivo della BCE riferisce al Consiglio direttivo sulla qualità dei dati con cadenza annuale.

2.   La valutazione della qualità dei dati sulle transazioni e sulle posizioni concernenti gli investimenti di portafoglio, e i redditi ad essi correlati, è soggetta a una sufficiente copertura informativa sui titoli nel CSDB. La BCE, in qualità di amministratore del CSDB, controllerà se, a partire da giugno 2006, la copertura informativa sui titoli sarà sufficiente a consentire alle BCN o alle altre autorità competenti, se pertinenti, di rispettare pienamente le norme minime di qualità contenute nel presente indirizzo.

3.   Per quanto riguarda la fornitura di dati sulle transazioni e sulle posizioni relative alle attività da investimenti di portafoglio in titoli dell’area dell’euro, disaggregate per settore dell’emittente, l’uso delle stime è consentito solo fino al momento in cui i sistemi di raccolta dei dati sugli investimenti di portafoglio titolo per titolo divengano obbligatori.

4.   Per quanto riguarda la fornitura di dati sulla valuta di emissione con riguardo ai dati di investimenti di portafoglio, l’uso delle stime è consentito solo fino al momento in cui i sistemi di raccolta degli investimenti di portafoglio titolo per titolo divengano obbligatori.

5.   Il monitoraggio da parte della BCE della qualità delle informazioni statistiche può includere un’analisi delle revisioni apportate a tali dati: in primo luogo, al fine di includere le ultime valutazioni delle informazioni statistiche, in tal modo migliorandone la qualità; in secondo luogo, al fine di assicurare, per quanto possibile, coerenza tra le voci della bilancia dei pagamenti corrispondenti a ciascuna delle differenti cadenze.

Articolo 7

Procedura semplificata di modifica

Tenuto conto del parere del CST, il Comitato esecutivo della BCE ha la facoltà di apportare modifiche di natura tecnica agli allegati al presente indirizzo, purché la portata di tali modifiche non sia tale da alterarne l’impianto concettuale sottostante né da incidere sugli oneri di segnalazione dei soggetti segnalanti negli Stati membri.

Articolo 8

Abrogazione

Il presente indirizzo abroga l’indirizzo BCE/2003/7.

Articolo 9

Entrata in vigore

Il presente indirizzo entra in vigore il 1o settembre 2004.

Articolo 10

Destinatari

Le BCN degli Stati membri partecipanti sono destinatarie del presente indirizzo.

Fatto a Francoforte sul Meno, il 16 luglio 2004.

Per il Consiglio direttivo della BCE

Il presidente della BCE

Jean-Claude TRICHET


(1)  GU L 318 del 27.11.1998, pag. 8.

(2)  GU C 292 dell’30.11.2004.

(3)  GU L 131 del 28.5.2003, pag. 20.


ALLEGATO I

Requisiti statistici della Banca centrale europea

1.   Statistiche relative alla bilancia dei pagamenti

La Banca centrale europea (BCE) richiede statistiche relative alla bilancia dei pagamenti con due tipi di cadenza: mensile e trimestrale per quanto concerne i corrispondenti periodi di riferimento. I dati annuali sono compilati sommando i dati trimestrali comunicati dagli Stati membri per l’anno corrispondente. Per quanto possibile, le statistiche relative alla bilancia dei pagamenti dovrebbero risultare coerenti con le altre statistiche fornite per la conduzione della politica monetaria.

1.1.   Statistiche mensili attinenti alla bilancia dei pagamenti

Obiettivo

L’obiettivo della bilancia dei pagamenti mensile dell’area dell’euro è di mostrare le voci principali che influiscono sulla situazione monetaria e sui mercati valutari (cfr. allegato II, tavola 1).

Obblighi

È essenziale che i dati forniti siano idonei alla compilazione della bilancia dei pagamenti dell’area dell’euro.

Vista la scadenza ravvicinata per la comunicazione dei dati mensili principali, la loro natura fortemente aggregata e il loro utilizzo a fini di politica monetaria e per le operazioni in valuta estera, la BCE consente, ove inevitabile, di discostarsi in una certa misura dagli standard internazionali in materia (articolo 2, paragrafo 3, del presente indirizzo). Non è richiesto che la registrazione avvenga necessariamente secondo il principio di competenza o di esecuzione delle operazioni. D’intesa con la BCE, le banche centrali nazionali (BCN) possono fornire i dati relativi al conto corrente e al conto finanziario sulla base dei regolamenti effettuati. Saranno accettati anche dati preliminari o stimati qualora ciò risulti necessario al fine di rispettare le scadenze.

Per ciascuna delle categorie generali di operazioni, occorre distinguere tra attività e passività (ovvero fra partite a credito e a debito per le voci del conto corrente). In linea di massima, le BCN devono distinguere, riguardo alle operazioni con l’estero, fra operazioni condotte con residenti di altri Stati membri dell’area dell’euro e operazioni effettuate al di fuori dell’area dell’euro. Le BCN devono seguire questo criterio con coerenza.

Allorché vi è un cambiamento nella partecipazione all’area dell’euro, le BCN devono modificare conformemente la definizione della composizione per paesi dell’area dell’euro dalla data in cui ha effetto il suddetto cambiamento. Le BCN dell’area dell’euro nella sua precedente composizione e quella del nuovo Stato membro (dei nuovi Stati membri) sono tenute a fornire stime quanto più possibile accurate delle serie storiche relative all’area dell’euro allargata.

Per consentire un’aggregazione significativa dei dati mensili relativi agli investimenti di portafoglio per l’area dell’euro occorre operare una distinzione tra le operazioni in titoli emessi dai residenti dell’area dell’euro e le operazioni in titoli emessi dai non residenti dell’area dell’euro. Le statistiche sulle operazioni nette in investimenti di portafoglio attivi dell’area dell’euro sono compilate aggregando i dati segnalati sulle transazioni nette in titoli emessi dai non residenti dell’area dell’euro. Le statistiche sulle transazioni nette in investimenti di portafoglio passivi dell’area dell’euro sono compilate consolidando le transazioni nette in passività nazionali e le transazioni nette in titoli emessi e acquistati dai residenti dell’area dell’euro.

Un analogo obbligo di segnalazione e un analogo metodo di compilazione per i dati aggregati si applicano ai redditi da investimenti di portafoglio.

Al fine di compilare la presentazione monetaria della bilancia dei pagamenti, le BCN sono tenute a comunicare i dati disaggregati per settore istituzionale. Per quanto attiene alla bilancia dei pagamenti mensile, la disaggregazione settoriale è la seguente:

per gli investimenti diretti: i) IFM (escluse le banche centrali); e ii) altri settori,

per le attività da investimenti di portafogli: i) autorità monetarie; ii) IFM (escluse le banche centrali); e iii) istituzioni diverse dalle IFM,

per altri investimenti: i) autorità monetarie; ii) IFM (escluse le banche centrali); e iii) pubblica amministrazione; iv) altri settori.

Al fine di compilare una disaggregazione settoriale della bilancia dei pagamenti, permettendo in tal modo la definizione di una presentazione monetaria, le BCN saranno tenute a presentare, dalla data prevista nella tavola 13 dell’allegato II del presente indirizzo, dati sulle transazioni nette in investimenti di portafoglio in titoli emessi da residenti dell’area dell’euro disaggregati per settore istituzionale a cui l’emittente appartiene. Inoltre, le passività da investimenti di portafoglio includeranno una disaggregazione per settore istituzionale dell’emittente nazionale.

Le statistiche sulle operazioni nette in investimenti di portafoglio passivi dell’area dell’euro disaggregate per settore sono quindi compilate aggregando le passività nazionali totali del rispettivo settore e le corrispondenti transazioni nette in titoli emessi e acquistati dai residenti dell’area dell’euro.

A decorrere da marzo 2008, per le operazioni relative a gennaio 2008, le BCN (e le altre autorità competenti nazionali, se del caso), raccolgono dati relativi agli investimenti di portafoglio conformemente a uno dei modelli descritti nella tavola contenuta nell’allegato VI.

1.2.   Bilancia dei pagamenti trimestrale

Obiettivo

L’obiettivo della bilancia dei pagamenti trimestrale dell’area dell’euro è di fornire informazioni più dettagliate al fine di consentire un’analisi più approfondita delle operazioni con l’estero. Tali statistiche contribuiranno in particolare alla compilazione dei conti finanziari e settoriali dell’area dell’euro e alla pubblicazione congiunta della bilancia dei pagamenti dell’Unione europea/area dell’euro, in cooperazione con la Commissione delle Comunità europee (Eurostat).

Obblighi

Le statistiche trimestrali relative alla bilancia dei pagamenti si conformano per quanto possibile agli standard internazionali (cfr. articolo 2, paragrafo 3, del presente indirizzo). La disaggregazione richiesta delle statistiche trimestrali della bilancia dei pagamenti è illustrata nell’allegato II, tavola 2. I concetti e le definizioni armonizzati per il conto del capitale e il conto finanziario sono enunciati nell’allegato III.

La disaggregazione del conto corrente trimestrale è analoga a quella prescritta per i dati mensili. Tuttavia, per il reddito è necessaria una disaggregazione più dettagliata a cadenza trimestrale.

Nel conto finanziario, la BCE segue gli obblighi previsti dalla quinta edizione del Manuale di bilancia dei pagamenti (di seguito «BPM5») del Fondo monetario internazionale (FMI) per la voce «altri investimenti». Vi è una differenza nella descrizione della disaggregazione (vale a dire attribuendo priorità ai settori). Questa disaggregazione settoriale è compatibile, tuttavia, ma non coincidente, con quella del BPM5, dove la priorità è assegnata agli strumenti. Come nella presentazione BPM5, valuta e depositi sono distinti da prestiti e altri investimenti.

Nelle statistiche di bilancia dei pagamenti trimestrale le BCN sono tenute a distinguere tra le operazioni effettuate con altri Stati membri partecipanti e tutte le altre operazioni con l’estero. Per quanto concerne gli investimenti di portafoglio, così come per i dati mensili, anche per quelli trimestrali deve essere operata una distinzione fra le operazioni in titoli emessi da residenti dell’area dell’euro e le operazioni in titoli emessi da non residenti dell’area dell’euro. Le statistiche sulle transazioni nette in attività da investimenti di portafoglio dell’area dell’euro sono compilate aggregando i dati segnalati sulle transazioni nette in titoli emessi dai non residenti dell’area dell’euro. Le transazioni nette in investimenti di portafoglio passivi dell’area dell’euro sono compilate aggregando le transazioni nette in passività totali nazionali e le transazioni nette in titoli emessi e acquistati dai residenti dell’area dell’euro.

Un analogo obbligo di segnalazione e un analogo metodo di compilazione per i dati aggregati si applicano ai redditi da investimenti di portafoglio.

Per gli investimenti diretti le BCN devono presentare su base trimestrale una disaggregazione per settore delle IFM (escluse le banche centrali) e delle istituzioni diverse dalle IFM. Per le «attività da investimenti di portafoglio» e per gli «altri investimenti» la disaggregazione delle segnalazioni sulla base dei settori istituzionali segue le componenti standard del FMI comprendenti i) autorità monetarie; ii) IFM (escluse le banche centrali); iii) pubbliche amministrazioni; e iv) altri settori.

Per la compilazione delle statistiche relative alle transazioni nette dell’area dell’euro relative a passività da investimenti di portafoglio suddivise per settore dell’emittente residente nell’area dell’euro, gli obblighi per i dati trimestrali sono analoghi a quelli per la bilancia dei pagamenti mensile.

Per la bilancia dei pagamenti dell’area dell’euro, l’applicazione del principio di competenza ai redditi da capitale è richiesta unicamente su base trimestrale. In linea con il Sistema dei conti nazionali, il BPM5 raccomanda di registrare l’interesse secondo il principio di competenza. Tale obbligo ha ripercussioni sia sul conto corrente (redditi da capitale) che sul conto finanziario.

2.   Schema delle riserve internazionali

Obiettivo

Lo schema delle riserve internazionali è un rendiconto mensile delle riserve ufficiali, delle altre attività in valuta estera e delle passività inerenti alle riserve detenute dalle BCN e dalla BCE, sulla falsariga dello «Schema delle riserve internazionali e della liquidità in valuta estera» elaborato congiuntamente dal FMI/Banca dei regolamenti internazionali (BRI). Tali informazioni integrano i dati sulle riserve ufficiali compresi nelle statistiche relative alla bilancia dei pagamenti e alla posizione patrimoniale sull’estero dell’area dell’euro.

Obblighi

Le riserve ufficiali dell’area dell’euro sono attività altamente liquide, negoziabili e con elevato merito di credito detenute dalla BCE («riserve in comune») e dalle BCN («riserve non in comune») nei confronti di non residenti nell’area dell’euro e denominate in valuta estera (ossia, in valute diverse dall’euro), oro, posizioni di riserva nel FMI e le disponibilità in DSP. Esse possono comprendere posizioni in strumenti finanziari derivati. I dati sulle riserve ufficiali sono compilati su base lorda, ossia senza compensazione di eventuali passività inerenti alle riserve. La disaggregazione dei dati richiesta alle BCN è riportata nell’allegato II, tavola 3, sezione I.A.

Le attività dell’Eurosistema denominate in valuta estera che non corrispondono a questa definizione, ossia i) i crediti verso i residenti dell’area dell’euro; ii) i crediti verso i non residenti dell’area dell’euro che non soddisfano i criteri di liquidità, negoziabilità e qualità creditizia, sono comprese nella voce «altre attività in valuta estera» dello schema delle riserve internazionali (allegato II, tavola 3, sezione I.B).

I crediti denominati in euro nei confronti dei non residenti e i saldi in valuta estera detenuti dai governi degli Stati membri partecipanti non sono considerati riserve ufficiali; tali posizioni sono rilevate come «altri investimenti» ove rappresentino crediti nei confronti dei non residenti nell’area dell’euro.

Inoltre, i dati sugli esborsi netti a breve termine predeterminati ed eventuali dell’Eurosistema a valere sulle riserve ufficiali e sulle altre attività in valuta estera dell’Eurosistema, ossia le «passività inerenti alle riserve», devono essere riportati nell’allegato II, tavola 3, sezioni II-IV.

3.   Statistiche relative alla posizione patrimoniale sull’estero

Obiettivo

La posizione patrimoniale sull’estero è un rendiconto delle attività e passività sull’estero dell’area dell’euro considerata nel suo insieme ai fini dell’analisi di politica monetaria e di mercato valutario. In particolare, essa contribuisce alla valutazione della vulnerabilità esterna degli Stati membri e al controllo degli sviluppi delle disponibilità di attività liquide all’estero da parte del settore detentore di moneta. Tali informazioni statistiche sono fondamentali per la compilazione del conto del resto del monto nei conti trimestrali finanziari dell’area dell’euro e possono anche essere utili nella compilazione dei flussi di bilancia dei pagamenti.

Obblighi

La BCE necessita di statistiche sulla posizione internazionale sull’estero con cadenza trimestrale e annuale nei confronti di livelli delle consistenze di fine periodo.

I dati sulla posizione patrimoniale sull’estero sono conformi per quanto possibile agli standard internazionali (cfr. articolo 2, paragrafo 3, del presente indirizzo). La BCE compila la posizione patrimoniale sull’estero per l’area dell’euro nel suo insieme. La disaggregazione della posizione patrimoniale sull’estero dell’area dell’euro è presentata nell’allegato II, tavola 4.

La posizione patrimoniale sull’estero mostra le consistenze finanziarie in essere al termine del periodo di riferimento, calcolate a prezzi di fine periodo. Cambiamenti di valore delle consistenze potrebbero essere dovuti ai fattori di seguito elencati. Innanzitutto, parte delle variazioni di valore durante il periodo considerato sono dovute a operazioni finanziarie effettuate e iscritte nella bilancia dei pagamenti. In secondo luogo, parte delle variazioni nelle posizioni all’inizio e alla fine di un dato periodo sono dovute a movimenti di prezzo delle attività e passività finanziarie rilevate. In terzo luogo, nel caso in cui tali consistenze siano denominate in valute diverse dall’unità di conto in cui è espressa la posizione patrimoniale sull’estero, movimenti dei tassi di cambio nei confronti di altre valute ne influenzeranno altresì i valori. Infine, le variazioni delle consistenze che non siano riconducibili ai fattori sopra indicati vanno considerate come «altri aggiustamenti».

Per una corretta riconciliazione tra flussi e consistenze finanziarie dell’area dell’euro, le variazioni di valore dovute al prezzo, ai movimenti dei tassi di cambio e ad altri aggiustamenti devono essere evidenziate separatamente.

I dati da fornire per la posizione patrimoniale sull’estero sono quanto più possibile in linea con quelli relativi ai flussi della bilancia dei pagamenti trimestrale. I concetti, le definizioni e le disaggregazioni sono in linea con quelli relativi ai flussi della bilancia dei pagamenti trimestrale. Per quanto possibile, i dati relativi alla posizione patrimoniale sull’estero devono essere coerenti con le altre statistiche, quali quelle relative agli aggregati monetari e bancari, ai conti finanziari e ai conti nazionali.

Come per la bilancia dei pagamenti mensile e trimestrale, le BCN devono distinguere nelle loro statistiche relative alla posizione patrimoniale sull’estero le consistenze nei confronti degli Stati membri partecipanti da tutte le altre posizioni sull’estero. Nel conto degli investimenti di portafoglio occorre operare una distinzione tra le consistenze in titoli emessi dai residenti dell’area dell’euro e quelle in titoli emessi da non residenti dell’area dell’euro. Le statistiche relative alle attività nette da investimenti di portafoglio dell’area dell’euro sono compilate aggregando i dati segnalati sulle transazioni nette in titoli emessi dai non residenti dell’area dell’euro. Le statistiche relative alle passività nette da investimenti di portafoglio dell’area dell’euro sono compilate aggregando le passività nette totali nazionali e le consistenze nette in titoli emessi e acquistati dai residenti dell’area dell’euro.

Le BCN sono tenute a presentare le consistenze trimestrali e annuali conformemente alla stessa disaggregazione per settore per gli «investimenti diretti», le «attività da investimenti di portafoglio» e gli «altri investimenti» così come per i flussi della bilancia dei pagamenti trimestrale.

Per la compilazione da parte della BCE delle passività nette negli investimenti di portafoglio dell’area dell’euro disaggregate per settore, gli obblighi imposti alle BCN relativamente ai dati sulla posizione patrimoniale sull’estero sono gli stessi previsti per i flussi della bilancia dei pagamenti, salvo quanto disposto dall’articolo 2, paragrafo 6, del presente indirizzo.

Le attività e le passività da investimenti di portafoglio nell’ambito della posizione patrimoniale sull’estero sono compilati con i soli dati derivanti dalle consistenze.

A partire dalla fine di marzo 2008, le BCN (e le altre autorità statistiche nazionali competenti, se del caso) raccolgono, quanto meno, consistenze di attività e passività da investimenti di portafoglio trimestrali basate su dati titolo per titolo, conformemente a uno dei modelli descritti nella tavola contenuta nell’allegato VI.


ALLEGATO II

DISAGGREGAZIONI RICHIESTE

TAVOLA 1

Contributi nazionali mensili alla bilancia dei pagamenti dell’area dell’euro (1)

 

Crediti

Debiti

Saldo netto

I.   

Conto corrente

Beni

extra

extra

extra

Servizi

extra

extra

extra

Redditi

 

 

 

Redditi da lavoro dipendente

extra

extra

extra

Redditi da capitale

 

 

 

investimenti diretti

extra

extra

extra

investimenti di portafoglio

extra

 

nazionale

altri investimenti

extra

extra

extra

Trasferimenti correnti

extra

extra

extra

II.

Conto capitale

extra

extra

extra

 

Attività nette

Passività nette

Saldo netto

III.   

Conto finanziario

Investimenti diretti

 

 

extra

All'estero

 

 

extra

Azioni e altre partecipazioni

 

 

extra

i)

IFM (escluse le banche centrali)

 

 

extra

ii)

Altri settori

 

 

extra

Utili reinvestiti

 

 

extra

i)

IFM (escluse le banche centrali)

 

 

extra

ii)

Altri settori

 

 

extra

Altri capitali

 

 

extra

i)

IFM (escluse le banche centrali)

 

 

extra

ii)

Altri settori

 

 

extra

Nell'economia segnalante

 

 

extra

Azioni e altre partecipazioni

 

 

extra

i)

IFM (escluse le banche centrali)

 

 

extra

ii)

Altri settori

 

 

extra

Utili reinvestiti

 

 

extra

i)

IFM (escluse le banche centrali)

 

 

extra

ii)

Altri settori

 

 

extra

Altri capitali

 

 

extra

i)

IFM (escluse le banche centrali)

 

 

extra

ii)

Altri settori

 

 

extra

Investimenti di portafoglio (2)

extra/intra

nazionale

 

Azioni e altre partecipazioni

extra/intra

nazionale

 

i)

Autorità monetarie

extra/intra

 

ii)

IFM (escluse le banche centrali)

extra/intra

nazionale

 

iii)

Istituzioni diverse dalle IFM

extra/intra

nazionale

 

Titoli di debito

extra/intra

nazionale

 

Obbligazioni e altri titoli di debito

extra/intra

nazionale

 

i)

Autorità monetarie

extra/intra

 

ii)

IFM (escluse le banche centrali)

extra/intra

nazionale

 

iii)

Istituzioni diverse dalle IFM

extra/intra

nazionale

 

Strumenti di mercato monetario

extra/intra

nazionale

 

i)

Autorità monetarie

extra/intra

 

ii)

IFM (escluse le banche centrali)

extra/intra

nazionale

 

iii)

Istituzioni diverse dalle IFM

extra/intra

nazionale

 

Strumenti finanziari derivati

 

 

nazionale

Altri investimenti

extra

extra

extra

Autorità monetarie

extra

extra

 

Amministrazioni pubbliche

extra

extra

 

di cui:

 

 

 

Biglietti, monete e depositi

extra

 

 

IFM (escluse le banche centrali)

extra

extra

 

A lungo termine

extra

extra

 

A breve termine

extra

extra

 

Altri settori

extra

extra

 

di cui:

 

 

 

Biglietti, monete e depositi

extra

 

 

Riserve ufficiali

extra

 

 

TAVOLA 2

Contributi nazionali trimestrali alla bilancia dei pagamenti dell’area dell’euro (3)

 

Crediti

Debiti

Saldo netto

I.   

Conto corrente

Beni

extra

extra

extra

Servizi

extra

extra

extra

Redditi

 

 

 

Redditi da lavoro dipendente

extra

extra

extra

Redditi da capitale

 

 

 

Investimenti diretti

extra

extra

extra

Redditi da azioni e partecipazioni

extra

extra

extra

Interessi

extra

extra

extra

Investimenti di portafoglio

extra

 

nazionale

Dividendi

extra

 

nazionale

Interessi

extra

 

nazionale

Obbligazioni e altri titoli di debito

extra

 

nazionale

Strumenti di mercato monetario

extra

 

nazionale

Altri investimenti

extra

extra

extra

Trasferimenti correnti

extra

extra

extra

II.

Conto capitale

extra

extra

extra

 

Attività nette

Passività nette

Saldo netto

III.   

Conto finanziario

Investimenti diretti

 

 

extra

All'estero

 

 

extra

Azioni e altre partecipazioni

 

 

extra

i)

IFM (escluse le banche centrali)

 

 

extra

ii)

Altri settori

 

 

extra

Utili reinvestiti

 

 

extra

i)

IFM (escluse le banche centrali)

 

 

extra

ii)

Altri settori

 

 

extra

Altri capitali

 

 

extra

i)

IFM (escluse le banche centrali)

 

 

extra

ii)

Altri settori

 

 

extra

Nell'economia segnalante

 

 

extra

Azioni e altre partecipazioni

 

 

extra

i)

IFM (escluse le banche centrali)

 

 

extra

ii)

Altri settori

 

 

extra

Utili reinvestiti

 

 

extra

i)

IFM (escluse le banche centrali)

 

 

extra

ii)

Altri settori

 

 

extra

Altri capitali

 

 

extra

i)

IFM (escluse le banche centrali)

 

 

extra

ii)

Altri settori

 

 

extra

Investimenti di portafoglio (4)

extra/intra

nazionale

 

Azioni e altre partecipazioni

extra/intra

nazionale

 

i)

Autorità monetarie

extra/intra

 

ii)

Amministrazioni pubbliche

extra/intra

 

iii)

IFM (escluse le banche centrali)

extra/intra

nazionale

 

iv)

Altri settori

extra/intra

nazionale

 

Titoli di debito

extra/intra

nazionale

 

Obbligazioni e altri titoli di debito

extra/intra

nazionale

 

i)

Autorità monetarie

extra/intra

nazionale

 

ii)

Amministrazioni pubbliche

extra/intra

nazionale

 

iii)

IFM (escluse le banche centrali)

extra/intra

nazionale

 

iv)

Altri settori

extra/intra

nazionale

 

Strumenti di mercato monetario

extra/intra

nazionale

 

i)

Autorità monetarie

extra/intra

 

ii)

Amministrazioni pubbliche

extra/intra

 

iii)

IFM (escluse le banche centrali)

extra/intra

nazionale

 

iv)

Altri settori

extra/intra

nazionale

 

Strumenti finanziari derivati

 

 

nazionale

i)

Autorità monetarie

 

 

nazionale

ii)

Amministrazioni pubbliche

 

 

nazionale

iii)

IFM (escluse le banche centrali)

 

 

nazionale

iv)

Altri settori

 

 

nazionale

Altri investimenti

extra

extra

extra

i)

Autorità monetarie

extra

extra

 

Prestiti/banconote e depositi

extra

extra

 

Altre attività/passività

extra

extra

 

ii)

Amministrazioni pubbliche

extra

extra

 

Crediti commerciali

extra

extra

 

Prestiti/banconote e depositi

extra

extra

 

Crediti

extra

 

 

Biglietti, monete e depositi

extra

 

 

Altre attività/passività

extra

extra

 

iii)

IFM (escluse le banche centrali)

extra

extra

 

Prestiti/banconote e depositi

extra

extra

 

Altre attività/passività

extra

extra

 

iv)

Altri settori

extra

extra

 

Crediti commerciali

extra

extra

 

Prestiti/banconote e depositi

extra

extra

 

Crediti

extra

 

 

Biglietti, monete e depositi

extra

 

 

Altre attività/passività

extra

extra

 

Riserve ufficiali

extra

 

 

Oro

extra

 

 

DSP

extra

 

 

Posizione di riserva nel Fondo monetario internazionale (FMI)

extra

 

 

Valuta estera

extra

 

 

Biglietti, monete e depositi

extra

 

 

Presso autorità monetarie

extra

 

 

Presso IFM (escluse le banche centrali)

extra

 

 

Titoli

extra

 

 

Azioni e altre partecipazioni

extra

 

 

Obbligazioni e altri titoli di debito

extra

 

 

Strumenti di mercato monetario

extra

 

 

Strumenti finanziari derivati

extra

 

 

Altre attività

extra

 

 

TAVOLA 3

Schema mensile delle riserve internazionali dell’Eurosistema; passività inerenti alle riserve dell’area dell’euro

I.   Riserve ufficiali e altre attività in valuta estera (approssimate al valore di mercato)

A.

Riserve ufficiali

1)

Riserve in valuta estera (in valute convertibili)

a)

Titoli, di cui:

di emittenti con sede legale nell'area dell'euro

b)

Totale valuta e depositi presso:

i)

Altre BCN, la Banca dei regolamenti internazionali (BRI) e il FMI

ii)

Banche operanti all’estero con sede legale nell'area dell'euro

iii)

Banche operanti e aventi sede legale al di fuori dell'area dell'euro

2)

Posizione di riserva nel FMI

3)

DSP

4)

Oro (compresi i depositi in oro e i contratti di swap su oro)

5)

Altre riserve ufficiali

a)

Strumenti finanziari derivati

b)

Prestiti a operatori non bancari non residenti

c)

Altri

B.

Altre attività in valuta estera

a)

Titoli non compresi nelle riserve ufficiali

b)

Depositi non compresi nelle riserve ufficiali

c)

Prestiti non compresi nelle riserve ufficiali

d)

Strumenti finanziari derivati non compresi nelle riserve ufficiali

e)

Oro non incluso nelle riserve ufficiali

f)

Altri

II.   Esborsi netti a breve termine predeterminati a valere sulle attività in valuta estera (valori nominali)

 

Disaggregazione per scadenza

(ove possibile, vita residua)

 

Totale

Fino a 1 mese

Oltre 1 mese e fino a 3 mesi

Oltre 3 mesi e fino a 1 anno

1.   

Prestiti, titoli e depositi in valuta estera

Uscite (–)

Capitale

Interesse

Entrate (+)

Capitale

Interesse

 

 

 

 

2.   

Posizioni in forward e future in valuta estera contro valuta nazionale (inclusi forward currency swap)

a)

Posizioni corte (–)

 

 

 

 

b)

Posizioni lunghe (+)

 

 

 

 

3.   

Altro (specificare)

Deflussi collegati a operazioni pronti contro termine passive (–)

 

 

 

 

Afflussi collegati a operazioni pronti contro termine attive (+)

 

 

 

 

Crediti commerciali (–)

 

 

 

 

Crediti commerciali (+)

 

 

 

 

Altri saldi da pagare (–)

 

 

 

 

Altri saldi da incassare (+)

 

 

 

 

III.   Esborsi netti a breve termine eventuali a valere sulle attività in valuta estera (valore nominale)

 

Disaggregazione per scadenza

(ove possibile, vita residua)

 

Totale

Fino a 1 mese

Oltre 1 mese e fino a 3 mesi

Oltre 3 mesi e fino a 1 anno

1.   

Passività potenziali in valuta estera

a)

Garanzie collaterali sui debiti con scadenza fino a 1 anno

 

 

 

 

b)

Altre passività potenziali

 

 

 

 

2.

Titoli in valuta estera con opzioni incorporate (obbligazioni con opzione di richiesta di rimborso anticipato)

 

 

 

 

3.1.   

Scoperti su linee di credito incondizionate, concesse da:

a)

altre autorità monetarie nazionali, BRI, FMI e altre organizzazioni internazionali

 

 

 

 

altre autorità monetarie nazionali (+)

 

 

 

 

BRI (+)

 

 

 

 

FMI (+)

 

 

 

 

b)

banche e altre istituzioni finanziarie con sede legale nel paese segnalante (+)

 

 

 

 

c)

banche e altre istituzioni finanziarie con sede legale al di fuori del paese segnalante (+)

 

 

 

 

3.2.   

Scoperti su linee di credito incondizionate, concesse a:

a)

altre autorità monetarie nazionali, BRI, FMI e altre organizzazioni internazionali

 

 

 

 

altre autorità monetarie nazionali (–)

 

 

 

 

BRI (–)

 

 

 

 

FMI (–)

 

 

 

 

b)

banche e altre istituzioni finanziarie con sede legale nel paese segnalante (–)

 

 

 

 

c)

banche e altre istituzioni finanziarie con sede legale al di fuori del paese segnalante (–)

 

 

 

 

4.   

Posizioni aggregate corte e lunghe in opzioni in valuta estera contro la valuta nazionale

a)

Posizioni corte

 

 

 

 

i)

opzioni put acquistate

 

 

 

 

ii)

opzioni call sottoscritte

 

 

 

 

b)

Posizioni lunghe

 

 

 

 

i)

opzioni call acquistate

 

 

 

 

ii)

opzioni put sottoscritte

 

 

 

 

PER MEMORIA: Opzioni a valore intrinseco positivo

1)

ai tassi di cambio correnti

 

 

 

 

a)

posizione corta

 

 

 

 

b)

posizione lunga

 

 

 

 

2)

+ 5 % (deprezzamento del 5 %)

 

 

 

 

a)

posizione corta

 

 

 

 

b)

posizione lunga

 

 

 

 

3)

– 5 % (apprezzamento del 5 %)

 

 

 

 

a)

posizione corta

 

 

 

 

b)

posizione lunga

 

 

 

 

4)

+ 10 % (deprezzamento del 10 %)

 

 

 

 

a)

posizione corta

 

 

 

 

b)

posizione lunga

 

 

 

 

5)

– 10 % (apprezzamento del 10 %)

 

 

 

 

a)

posizione corta

 

 

 

 

b)

posizione lunga

 

 

 

 

6)

Altro (specificare)

 

 

 

 

a)

posizione corta

 

 

 

 

b)

posizione lunga

 

 

 

 

IV.   Voci per memoria

1)

Da segnalare con frequenza standard ed entro date prestabilite:

a)

passività a breve in valuta nazionale indicizzate ai tassi di cambio;

b)

strumenti finanziari denominati in valuta estera e con regolamento in altri strumenti (ad esempio, in valuta nazionale):

contratti forward non consegnabili:

i)

posizioni corte;

ii)

posizioni lunghe,

altri strumenti;

c)

attività costituite in garanzia:

incluse nelle riserve ufficiali,

incluse in altre attività in valuta estera;

d)

titoli concessi in prestito e utilizzati in operazioni pronti contro termine:

concessi in prestito o ceduti in operazioni pronti contro termine e compresi nella sezione I,

concessi in prestito o ceduti in operazioni pronti contro termine, ma non compresi nella sezione I,

presi in prestito o acquistati in operazioni pronti contro termine e compresi nella sezione I,

presi in prestito o acquistati in operazioni pronti contro termine, non compresi nella sezione I;

e)

attività in strumenti finanziari derivati (valore netto, al prezzo corrente di mercato):

forwards,

futures,

swaps,

opzioni,

altri;

f)

strumenti finanziari derivati (contratti forward, future o di opzione) con vita residua superiore ad un anno, soggetti a chiamata di margine:

posizioni aggregate corte e lunghe in contratti forward e future in valuta estera aventi come contropartita la valuta nazionale (compresa la componente forward dei contratti di swap su valute):

i)

posizioni corte;

ii)

posizioni lunghe,

posizioni aggregate corte e lunghe in opzioni in valuta estera aventi come contropartita la valuta nazionale:

i)

posizioni corte:

opzioni put acquistate,

opzioni call sottoscritte;

ii)

posizioni lunghe:

opzioni call acquistate,

opzioni put sottoscritte.

2)

Dati da segnalare con minore frequenza (ad esempio, con periodicità annuale):

a)

composizione per valuta delle riserve (per gruppi di valute):

valute comprese nel paniere dei DSP,

valute non comprese nel paniere dei DSP.

TAVOLA 4

Contributi nazionali trimestrali alla posizione patrimoniale dell’area dell’euro (5)

 

Attivo

Passivo

Saldo netto

I.

Investimenti diretti

 

 

extra

All'estero

extra

 

 

Azioni, partecipazioni e utili reinvestiti

extra

 

 

i)

IFM (escluse le banche centrali)

extra

 

 

ii)

Altri settori

extra

 

 

Altri capitali

extra

 

 

i)

IFM (escluse le banche centrali)

extra

 

 

ii)

Altri settori

extra

 

 

Nell'economia segnalante

 

extra

 

Azioni e altre partecipazioni e utili reinvestiti

 

extra

 

i)

IFM (escluse le banche centrali)

 

extra

 

ii)

Altri settori

 

extra

 

Altri capitali

 

extra

 

i)

IFM (escluse le banche centrali)

 

extra

 

ii)

Altri settori

 

extra

 

II.   

Investimenti di portafoglio (6)

Azioni e altre partecipazioni

extra/intra

nazionale

 

i)

Autorità monetarie

extra/intra

 

ii)

Amministrazioni pubbliche

extra/intra

 

iii)

IFM (escluse le banche centrali)

extra/intra

nazionale

 

iv)

Altri settori

extra/intra

nazionale

 

Titoli di debito

extra/intra

nazionale

 

Obbligazioni e altri titoli di debito

extra/intra

nazionale

 

i)

Autorità monetarie

extra/intra

nazionale

 

ii)

Amministrazioni pubbliche

extra/intra

nazionale

 

iii)

IFM (escluse le banche centrali)

extra/intra

nazionale

 

iv)

Altri settori

extra/intra

nazionale

 

Strumenti di mercato monetario

extra/intra

nazionale

 

i)

Autorità monetarie

extra/intra

nazionale

 

ii)

Amministrazioni pubbliche

extra/intra

nazionale

 

iii)

IFM (escluse le banche centrali)

extra/intra

nazionale

 

iv)

Altri settori

extra/intra

nazionale

 

III.

Strumenti finanziari derivati

extra

extra

extra

i)

Autorità monetarie

extra

extra

extra

ii)

Amministrazioni pubbliche

extra

extra

extra

iii)

IFM (escluse le banche centrali)

extra

extra

extra

iv)

Altri settori

extra

extra

extra

IV.

Altri investimenti

extra

extra

extra

i)

Autorità monetarie

extra

extra

 

Prestiti/banconote e depositi

extra

extra

 

Altre attività/passività

extra

extra

 

ii)

Amministrazioni pubbliche

extra

extra

 

Crediti commerciali

extra

extra

 

Prestiti/banconote e depositi

extra

extra

 

Crediti

extra

 

 

Biglietti, monete e depositi

extra

 

 

Altre attività/passività

extra

extra

 

iii)

IFM (escluse le banche centrali)

extra

extra

 

Prestiti/banconote e depositi

extra

extra

 

Altre attività/passività

extra

extra

 

iv)

Altri settori

extra

extra

 

Crediti commerciali

extra

extra

 

Prestiti/banconote e depositi

extra

extra

 

Crediti

extra

 

 

Biglietti, monete e depositi

extra

 

 

Altre attività/passività

extra

extra

 

V.

Riserve ufficiali

extra

 

 

Oro

extra

 

 

DSP

extra

 

 

Posizione di riserva nel FMI

extra

 

 

Valuta estera

extra

 

 

Biglietti, monete e depositi

extra

 

 

Presso autorità monetarie

extra

 

 

Presso IFM (escluse le banche centrali)

extra

 

 

Titoli

extra

 

 

Azioni e altre partecipazioni

extra

 

 

Obbligazioni e altri titoli di debito

extra

 

 

Strumenti di mercato monetario

extra

 

 

Strumenti finanziari derivati

extra

 

 

Altre attività

extra

 

 

TAVOLA 5

Contributi nazionali annuali alla posizione patrimoniale dell’area dell’euro (7)

 

Attivo

Passivo

Saldo netto

I.

Investimenti diretti

 

 

extra

All'estero

extra

 

 

Azioni, partecipazioni e utili reinvestiti

extra

 

 

i)

IFM (escluse le banche centrali)

extra

 

 

ii)

Altri settori

extra

 

 

di cui:

 

 

 

Titoli in società estere quotate (valore di mercato)

extra

 

 

Titoli in società estere non quotate (valore contabile)

extra

 

 

Voce per memoria:

 

 

 

Titoli in società estere quotate (valore contabile)

extra

 

 

Altri capitali

extra

 

 

i)

IFM (escluse le banche centrali)

extra

 

 

ii)

Altri settori

extra

 

 

Nell'economia segnalante

 

extra

 

Azioni, partecipazioni e utili reinvestiti

 

extra

 

i)

IFM (escluse le banche centrali)

 

extra

 

ii)

Altri settori

 

extra

 

di cui:

 

 

 

Titoli in società quotate dell’area dell’euro (valore di mercato)

 

extra

 

Titoli in società non quotate dell’area dell’euro (valore contabile)

 

extra

 

Voce per memoria:

 

 

 

Titoli in società quotate dell’area dell’euro (valore contabile)

 

extra

 

Altri capitali

 

extra

 

i)

IFM (escluse le banche centrali)

 

extra

 

ii)

Altri settori

 

extra

 

II.   

Investimenti di portafoglio (8)

Azioni e altre partecipazioni

extra/intra

nazionale

 

i)

Autorità monetarie

extra/intra

 

ii)

Amministrazioni pubbliche

extra/intra

 

iii)

IFM (escluse le banche centrali)

extra/intra

nazionale

 

iv)

Altri settori

extra/intra

nazionale

 

Titoli di debito

extra/intra

nazionale

 

Obbligazioni e altri titoli di debito

extra/intra

nazionale

 

i)

Autorità monetarie

extra/intra

nazionale

 

ii)

Amministrazioni pubbliche

extra/intra

nazionale

 

iii)

IFM (escluse le banche centrali)

extra/intra

nazionale

 

iv)

Altri settori

extra/intra

nazionale

 

Strumenti di mercato monetario

extra/intra

nazionale

 

i)

Autorità monetarie

extra/intra

nazionale

 

ii)

Amministrazioni pubbliche

extra/intra

nazionale

 

iii)

IFM (escluse le banche centrali)

extra/intra

nazionale

 

iv)

Altri settori

extra/intra

nazionale

 

III.

Strumenti finanziari derivati

extra

extra

extra

i)

Autorità monetarie

extra

extra

extra

ii)

Amministrazioni pubbliche

extra

extra

extra

iii)

IFM (escluse le banche centrali)

extra

extra

extra

iv)

Altri settori

extra

extra

extra

IV.

Altri investimenti

extra

extra

extra

i)

Autorità monetarie

extra

extra

 

Prestiti/banconote e depositi

extra

extra

 

Altre attività/passività

extra

extra

 

ii)

Amministrazioni pubbliche

extra

extra

 

Crediti commerciali

extra

extra

 

Prestiti/banconote e depositi

extra

extra

 

Crediti

extra

 

 

Biglietti, monete e depositi

extra

 

 

Altre attività/passività

extra

extra

 

iii)

IFM (escluse le banche centrali)

extra

extra

 

Prestiti/banconote e depositi

extra

extra

 

Altre attività/passività

extra

extra

 

iv)

Altri settori

extra

extra

 

Crediti commerciali

extra

extra

 

Prestiti/banconote e depositi

extra

extra

 

Crediti

extra

 

 

Biglietti, monete e depositi

extra

 

 

Altre attività/passività

extra

extra

 

V.

Riserve ufficiali

extra

 

 

Oro

extra

 

 

DSP

extra

 

 

Posizione di riserva nel FMI

extra

 

 

Valuta estera

extra

 

 

Biglietti, monete e depositi

extra

 

 

Presso autorità monetarie

extra

 

 

Presso IFM (escluse le banche centrali)

extra

 

 

Titoli

extra

 

 

Azioni e altre partecipazioni

extra

 

 

Obbligazioni e altri titoli di debito

extra

 

 

Strumenti di mercato monetario

extra

 

 

Strumenti finanziari derivati

extra

 

 

Altre attività

extra

 

 

TAVOLA 6

Statistiche sui titoli di debito ai fini dell’analisi del ruolo internazionale dell’euro quale valuta di investimento (9)

 

Operazioni nei primi/ultimi sei mesi dell’anno

 

Attivo

Passivo

Euro

Titoli di debito

extra/intra

nazionale

Obbligazioni e altri titoli di debito

extra/intra

nazionale

Strumenti di mercato monetario

extra/intra

nazionale

Posizioni di fine giugno/fine dicembre

 

Attivo

Passivo

Titoli di debito

extra/intra

nazionale

Obbligazioni e altri titoli di debito

extra/intra

nazionale

Strumenti di mercato monetario

extra/intra

nazionale


 

Operazioni nei primi/ultimi sei mesi dell’anno

 

Attivo

Passivo

Dollaro statunitense

Titoli di debito

extra/intra

nazionale

Obbligazioni e altri titoli di debito

extra/intra

nazionale

Strumenti di mercato monetario

extra/intra

nazionale

Posizioni di fine giugno/fine dicembre

 

Attivo

Passivo

Titoli di debito

extra/intra

nazionale

Obbligazioni e altri titoli di debito

extra/intra

nazionale

Strumenti di mercato monetario

extra/intra

nazionale


 

Operazioni nei primi/ultimi sei mesi dell’anno

 

Attivo

Passivo

Altre valute

Titoli di debito

extra/intra

nazionale

Obbligazioni e altri titoli di debito

extra/intra

nazionale

Strumenti di mercato monetario

extra/intra

nazionale

Posizioni di fine giugno/fine dicembre

 

Attivo

Passivo

Titoli di debito

extra/intra

nazionale

Obbligazioni e altri titoli di debito

extra/intra

nazionale

Strumenti di mercato monetario

extra/intra

nazionale

TAVOLA 7

Contributi nazionali trimestrali alla bilancia dei pagamenti dell’area dell’euro disaggregati geograficamente (10)

 

Crediti

Debiti

Saldo netto

I.   

Conto corrente

Beni

Stadio 3

Stadio 3

Stadio 3

Servizi

Stadio 3

Stadio 3

Stadio 3

Redditi

 

 

 

Redditi da lavoro dipendente

Stadio 3

Stadio 3

Stadio 3

Redditi da capitale

 

 

 

investimenti diretti

Stadio 3

Stadio 3

Stadio 3

investimenti di portafoglio

Stadio 3

 

 

altri investimenti

Stadio 3

Stadio 3

Stadio 3

Trasferimenti correnti

Stadio 3

Stadio 3

Stadio 3

II.

Conto capitale

Stadio 3

Stadio 3

Stadio 3

 

Attività nette

Passività nette

Saldo netto

III.   

Conto finanziario

Investimenti diretti

 

 

Stadio 3

All'estero

 

 

Stadio 3

Azioni e altre partecipazioni

 

 

Stadio 3

Utili reinvestiti

 

 

Stadio 3

Altri capitali

 

 

Stadio 3

Nell'economia segnalante

 

 

Stadio 3

Azioni e altre partecipazioni

 

 

Stadio 3

Utili reinvestiti

 

 

Stadio 3

Altri capitali

 

 

Stadio 3

Investimenti di portafoglio

Stadio 3

 

 

Azioni e altre partecipazioni

Stadio 3

 

 

Titoli di debito

Stadio 3

 

 

Obbligazioni e altri titoli di debito

Stadio 3

 

 

Strumenti di mercato monetario

Stadio 3

 

 

Strumenti finanziari derivati

 

 

 

Altri investimenti

Stadio 3

Stadio 3

Stadio 3

i)

Autorità monetarie

Stadio 3

Stadio 3

 

ii)

Amministrazioni pubbliche

Stadio 3

Stadio 3

 

Crediti commerciali

Stadio 3

Stadio 3

 

Prestiti/banconote e depositi

Stadio 3

Stadio 3

 

Crediti

Stadio 3

 

 

Biglietti, monete e depositi

Stadio 3

 

 

Altre attività/passività

Stadio 3

Stadio 3

 

iii)

IFM (escluse le banche centrali)

Stadio 3

Stadio 3

 

iv)

Altri settori

Stadio 3

Stadio 3

 

Crediti commerciali

Stadio 3

Stadio 3

 

Prestiti/banconote e depositi

Stadio 3

Stadio 3

 

Crediti

Stadio 3

 

 

Biglietti, monete e depositi

Stadio 3

 

 

Altre attività/passività

Stadio 3

Stadio 3

 

Riserve ufficiali

 

 

 

TAVOLA 8

Contributi nazionali annuali alla posizione patrimoniale dell’area dell’euro disaggregati geograficamente (11)

 

Attivo

Passivo

Saldo netto

I.   

Investimenti diretti

All'estero

Stadio 3

 

 

Azioni, partecipazioni e utili reinvestiti

Stadio 3

 

 

Altri capitali

Stadio 3

 

 

Nell'economia segnalante

 

Stadio 3

 

Azioni e altre partecipazioni e utili reinvestiti

 

Stadio 3

 

Altri capitali

 

Stadio 3

 

II.   

Investimenti di portafoglio

Azioni e altre partecipazioni

Stadio 3

 

 

Titoli di debito

Stadio 3

 

 

Obbligazioni e altri titoli di debito

Stadio 3

 

 

Strumenti di mercato monetario

Stadio 3

 

 

III.

Strumenti finanziari derivati

 

 

 

IV.

Altri investimenti

Stadio 3

Stadio 3

Stadio 3

i)

Autorità monetarie

Stadio 3

Stadio 3

 

ii)

Amministrazioni pubbliche

Stadio 3

Stadio 3

 

Crediti commerciali

Stadio 3

 

 

Prestiti/banconote e depositi

Stadio 3

 

 

Prestiti

Stadio 3

 

 

Biglietti, monete e depositi

Stadio 3

 

 

Altre attività/passività

Stadio 3

Stadio 3

 

iii)

IFM (escluse le banche centrali)

Stadio 3

Stadio 3

 

iv)

Altri settori

Stadio 3

Stadio 3

 

Crediti commerciali

Stadio 3

 

 

Prestiti/banconote e depositi

Stadio 3

 

 

Prestiti

Stadio 3

 

 

Biglietti, monete e depositi

Stadio 3

 

 

Altre attività/passività

Stadio 3

 

 

V.

Riserve ufficiali

 

 

 

TAVOLA 9

Disaggregazione geografica della BCE per i flussi trimestrali della bilancia dei pagamenti e le consistenze annuali della posizione patrimoniale sull’estero

Danimarca

Svezia

Regno Unito

Istituzioni dell’Unione europea (12)

Altri Stati membri dell’Unione europea (ossia Repubblica ceca, Estonia, Cipro, Lettonia, Lituania, Ungheria, Malta, Polonia, Slovenia e Slovacchia) (13)

Svizzera

Canada

Stati Uniti

Giappone

Centri off-shore (14)

Organizzazioni internazionali, escluse le istituzioni dell’Unione europea (15)

Residuo (16)

TAVOLA 10

Territori appartenenti a, o paesi associati con gli Stati membri dell’area dell’euro

 

Territori appartenenti all’area dell’euro:

Helgoland: Germania,

Isole Baleari, Isole Canarie, Ceuta e Melilla: Spagna,

Monaco, Guyana, Guadalupa, Martinica, Riunione, Saint Pierre e Miquelon, Mayotte: Francia,

Madeira, Le Azzorre: Portogallo,

Le isole Åland: Finlandia.

 

Territori associati con Stati membri dell’area dell’euro da includere nella categoria «Resto del mondo» (Rest of the World, RoW):

Büsingen (non Germania),

Andorra (né Spagna né Francia),

Antille Olandesi e Aruba (non Paesi Bassi),

Polinesia Francese, Nova Caledonia e Isole Wallis e Futuna (non Francia),

San Marino e Città del Vaticano (non Italia).

TAVOLA 11

Elenco dei centri off-shore per la disaggregazione geografica della BCE relativa ai flussi trimestrali della bilancia dei pagamenti e alle consistenze annuali della posizione patrimoniale sull’estero

Codici ISO

Eurostat + OCSE

Centri finanziari off-shore

AD

Andorra

AG

Antigua e Barbuda

AI

Isola d’Anguilla

AN

Antille Olandesi

BB

Barbados

BH

Bahrein

BM

Bermuda

BS

Bahamas

BZ

Belize

CK

Isole Cook

DM

Dominica

GD

Grenada

GG

Guernsey

GI

Gibilterra

HK

Hong Kong

IM

Isola di Man

JE

Jersey

JM

Jamaica

KN

Saint Christopher e Nevis

KY

Isole Cayman

LB

Libano

LC

Saint Lucia

LI

Liechtenstein

LR

Liberia

MH

Isole Marshall

MS

Monserrato

MV

Maldive

NR

Nauru

NU

Niue

PA

Panama

PH

Filippine

SG

Singapore

TC

Isole Turks e Caicos

VC

Saint Vincent e Grenadine

VG

Isole Vergini Britanniche

VI

Isole Vergini Americane

VU

Vanatau

WS

Samoa

TAVOLA 12

Elenco delle organizzazioni internazionali (17) per la disaggregazione geografica della BCE relativa ai flussi trimestrali della bilancia dei pagamenti e alle consistenze annuali della posizione patrimoniale sull’estero

1.   Istituzioni dell’Unione europea

1.1.   Principali istituzioni dell’Unione europea, organi e organismi (esclusa la BCE)

 

BEI (Banca europea degli investimenti)

 

CE (Commissione europea)

 

EDF (European Development Fund, Fondo per lo sviluppo europeo)

 

FEI (Fondo europeo degli investimenti)

1.2.   Altri istituzioni, organi, e organismi dell’Unione europea coperti dal bilancio generale

 

Parlamento europeo

 

Consiglio dell’Unione europea

 

Corte di giustizia

 

Corte dei conti

 

Comitato economico sociale europeo

 

Comitato delle regioni

 

Altre istituzioni dell’Unione europea, organi e organismi

2.   Organizzazioni internazionali

2.1.   Organizzazioni internazionali monetarie

 

FMI (Fondo monetario internazionale )

 

BRI (Banca dei regolamenti internazionali)

2.2.   Organizzazioni internazionali non monetarie

2.2.1.   Principali organizzazioni delle Nazioni Unite

 

OMC (Organizzazione mondiale del commercio)

 

BERS (Banca europea di ricostruzione e sviluppo)

 

IDA (International Development Association, Associazione internazionale di sviluppo)

2.2.2.   Altre organizzazioni delle Nazioni Unite

 

UNESCO (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organisation, Organizzazione delle Nazioni unite per l’educazione la scienza e la cultura)

 

FAO (Food and Agriculture Organisation, Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura)

 

OMS (Organizzazione mondiale della sanità)

 

FISA (Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo)

 

IFC (International Finance Corporation, Socièta finanziaria internazionale)

 

MIGA (Multilateral Investment Guarantee Agency, Agenzia multilaterale di garanzie sugli investimenti)

 

UNICEF (United Nations Children’s Fund, Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia)

 

UNHCR (United Nations High Commissioner for Refugees, Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati)

 

UNRWA (United Nations Relief and Works Agency for Palestine, Agenzia delle Nazioni Unite per l’assistenza e la ricostruzione a favore dei rifugiati di Palestina nel Vicino Oriente)

 

IAEA (International Atomic Energy Agency, Agenzia internazionale per l’energia atomica)

 

OIL (Organizzazione internazionale del lavoro)

 

ITU (International Telecommunication Union, Unione internazionale per le telecomunicazioni)

2.2.3.   Altri principali istituzioni, organi e organismi dell’Unione europea, (esclusa la BCE)

 

OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici)

 

BIS/BID (Banca interamericana di sviluppo, Banque interaméricaine de développement)

 

AfDB (African Development Bank, Banca africana di sviluppo)

 

AsDB (Asian Development Bank, Banca asiatica di sviluppo)

 

BERS (Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo)

 

IIC (Inter-American Investment Corporation)

 

NIB (Nordic Investment Bank, Banca d’investimento nordico)

 

BICE (Banca internazionale per la cooperazione economica)

 

BII (Banca internazionale di investimenti)

 

CDB (Caribbean Development Bank, Banca di sviluppo dei Caraibi)

 

FMA (Fondo monetario arabo)

 

ABEDA (Banca araba per lo sviluppo economico in Africa)

 

CASDB (Central African States Development Bank, Banca di sviluppo degli stati centroafricani)

 

Fondo africano di sviluppo

 

Fondo asiatico di sviluppo

 

Fondo speciale unificato di sviluppo

 

BCIE (Banca Centroamericana di integrazione economica)

 

ADC (Andean Development Corporation, Corporazione andina di promozione)

2.2.4.   Altre organizzazioni internazionali

 

NATO (North Atlantic Treaty Organisation, Organizzazione del trattato atlantico del nord)

 

Consiglio d’Europa

 

CICR (Comitato internazionale della croce rossa)

 

ASE (Agenzia spaziale europea)

 

UEB (Ufficio europeo dei brevetti)

 

EUROCONTROL (Organizzazione europea per la sicurezza della navigazione aerea)

 

EUTELSAT (Organizzazione europea per le comunicazioni via satellite)

 

INTELSAT (Organizzazione internazionale per le comunicazioni via satellite)

 

UER (Unione europea di radiodiffusione)

 

EUMETSAT (Organizzazione europea per l’esercizio dei satelliti meteorologici)

 

ESO (Organizzazione europea per le ricerche astronomiche nell’emisfero australe)

 

CEPM (Centro europeo per le previsioni meteorologiche a breve termine

 

EMBL (Laboratorio europeo di biologia molecolare)

 

CERN (Organizzazione europea per la ricerca nucleare)

 

OIM (Organizzazione internazionale per le migrazioni)

TAVOLA 13

Riepilogo degli obblighi e delle scadenze

Voce

Primo periodo (primi periodi) di riferimento

Prima segnalazione/scadenza

Disposizione pertinente (disposizioni pertinenti) dell’indirizzo

Disaggregazione geografica (esclusi gli strumenti di altri investimenti)

 

 

Articolo 2, paragrafo 4, allegato III, sezione 2

BdP trimestrale

da T1 2003 a T1 2004

Fine giugno 2004

Allegato II, tavola 7

P.p.e. annuale

2002 e 2003

Fine settembre 2004

Allegato II, tavola 8

Disaggregazione geografica per gli strumenti di altri investimenti

 

 

Articolo 2, paragrafo 4, allegato III, sezione 2

BdP trimestrale

da T1 2004 a T2 2005

Fine settembre 2005

Allegato II, tavola 7

P.p.e. annuale

2003 e 2004

Fine settembre 2005

Allegato II, tavola 8

P.p.e. trimestrale

da T4 2003 a T3 2004

Fine dicembre 2004

Articolo 3, paragrafo 4

Investimenti di portafoglio s-b-s

 

 

 

P.p.e. trimestrale

Posizione al T4 2007

Fine marzo 2008

Articolo 2, paragrafo 6

P.p.e. annuale

2007

Fine settembre 2008

Articolo 2, paragrafo 6

Attività (intra) da investimenti di portafoglio disaggregate per settore dell’emittente

 

 

Articolo 2, paragrafo 3

BdP mensile

Da gennaio a aprile 2006

Giugno 2006

Allegato II, tavola 1

BdP trimestrale

T1 2006

Fine giugno 2006

Allegato II, tavola 2

P.p.e. trimestrale

T4 2005 e T1 2006

Fine giugno 2006

Allegato II, tavole 4-5

P.p.e. annuale

2005

Fine settembre 2006

Allegato II, tavole 4-5

Ulteriore disaggregazione IDE per tipo di valutazione dei titoli azionari

 

 

Allegato III, sezione 1.3

P.p.e. annuale

2004 e 2005

Fine settembre 2006

Allegato II, tavola 5 e allegato III, tavola 1

Separazione dei prestiti dai depositi

 

 

 

BdP mensile

Gennaio e febbraio 2004

Aprile 2004

Allegato II, tavola 1

BdP trimestrale

T1 2004

Fine giugno 2004

Allegato II, tavola 2

P.p.e. trimestrale

da T4 2003 a T3 2004

Fine dicembre 2004

Allegato II, tavola 4

P.p.e. annuale

2003

Fine settembre 2004

Allegato II, tavola 5

Disaggregazione per valuta dei titoli di debito (euro/non euro)

 

 

Articolo 3, paragrafo 6

Flussi semestrali

Luglio-dicembre 2004

Fine giugno 2005

Allegato II, tavola 6

Posizioni a fine giugno/fine dicembre

2004

Fine giugno 2005

Allegato II, tavola 6

Disaggregazione per valuta sui titoli di debito (euro/dollari statunitensi/altre valute)

 

 

Articolo 3, paragrafo 6

Flussi semestrali

Luglio-dicembre 2007

Fine giugno 2008

Allegato II, tavola 6

Posizioni a fine giugno/fine dicembre

2007

Fine giugno 2008

Allegato II, tavola 6


(1)  

«extra»

:

significa operazioni con non residenti nell’area dell’euro (per le attività da investimenti di portafoglio e i redditi connessi ci si riferisce alla residenza dell’emittente)

«intra»

:

significa operazioni tra differenti Stati membri dell’area dell’euro

«nazionale»

:

significa tutte le operazioni sull'estero dei residenti di uno Stato membro (utilizzate solo in relazione alle passività nel conto degli investimenti di portafoglio e al saldo netto degli strumenti finanziari derivati).

(2)  Disaggregazione per settori basata su i) detentori dell’area dell’euro per investimenti di portafoglio in attività extra area dell’euro; e ii) emittenti dell’area dell’euro per investimenti di portafoglio da attività intra area dell’euro e per investimenti di portafoglio da passività.

(3)  

«extra»

:

significa operazioni con non residenti nell’area dell’euro (per le attività da investimenti di portafoglio e i redditi connessi ci si riferisce alla residenza dell’emittente)

«intra»

:

significa operazioni tra differenti Stati membri dell’area dell’euro

«nazionale»

:

significa tutte le operazioni sull'estero dei residenti di uno Stato membro (utilizzate solo in relazione alle passività nel conto degli investimenti di portafoglio e al saldo netto degli strumenti finanziari derivati).

(4)  Disaggregazione per settori basata su i) detentori dell’area dell’euro per investimenti di portafoglio in attività esterne (extra) all’area dell’euro; e ii) emittenti dell’area dell’euro per investimenti di portafoglio da attività interne (intra) all’area dell’euro e per investimenti di portafoglio da passività.

(5)  

«extra»

:

posizioni con non residenti nell’area dell’euro (per le attività da investimenti di portafoglio e i redditi connessi ci si riferisce alla residenza dell’emittente)

«intra»

:

posizioni tra differenti Stati membri dell’area dell’euro

«nazionale»

:

tutte le posizioni sull’estero dei residenti di uno Stato membro (utilizzate solo in relazione alle passività nel conto degli investimenti di portafoglio e al saldo netto del conto degli strumenti finanziari derivati).

(6)  Disaggregazione per settori basata su i) detentori dell’area dell’euro per investimenti di portafoglio in attività esterne (extra) all’area dell’euro; e ii) emittenti dell’area dell’euro per investimenti di portafoglio da attività interne (intra) all’area dell’euro e per investimenti di portafoglio da passività.

(7)  

«extra»

:

significa posizioni con non residenti nell’area dell’euro (per le attività da investimenti di portafoglio e i redditi connessi ci si riferisce alla residenza dell’emittente)

«intra»

:

significa posizioni tra differenti Stati membri dell’area dell’euro

«nazionale»

:

significa tutte le posizioni sull’estero dei residenti di uno Stato membro (utilizzate solo in relazione alle passività nel conto degli investimenti di portafoglio e al saldo netto del conto degli strumenti finanziari derivati).

(8)  Disaggregazione per settori basata su i) detentori dell’area dell’euro per investimenti di portafoglio in attività esterne (extra) all’area dell’euro; e ii) emittenti dell’area dell’euro per investimenti di portafoglio da attività interne (intra) all’area dell’euro e per investimenti di portafoglio da passività.

(9)  

«extra»

:

significa operazioni/posizioni con non residenti nell’area dell’euro (per le attività da investimenti di portafoglio e i redditi connessi ci si riferisce alla residenza dell’emittente)

«intra»

:

significa operazioni/posizioni tra differenti Stati membri dell’area dell’euro

«nazionale»

:

significa tutte le operazioni/posizioni sull'estero effettuate dai/dei residenti di uno Stato membro (utilizzate solo in relazione alle passività nel conto degli investimenti di portafoglio e al saldo netto degli strumenti finanziari derivati).

(10)  Lo stadio 3 fa riferimento alla disaggregazione geografica, come indicata in dettaglio nella tavola 9.

(11)  Lo stadio 3 fa riferimento alla disaggregazione geografica, come indicata in dettaglio nella tavola 9.

(12)  Cfr. la tavola 12. Non è necessario effettuare una disaggregazione per singole istituzioni.

(13)  Non è necessario effettuare una disaggregazione per singoli paesi.

(14)  Obbligatorio solo per il conto finanziario della bilancia dei pagamenti, per i conti dei redditi connessi e per la posizione patrimoniale sull’estero. I flussi del conto corrente (escluso il reddito) nei confronti dei centri off-shore possono essere segnalati o separatamente o in maniera indistinta sotto la categoria residuale. Si veda la tavola 11. Non è necessario effettuare una disaggregazione individuale.

(15)  Cfr. la tavola 12. Non è necessario effettuare una disaggregazione per singola organizzazione internazionale.

(16)  Calcolato come residuo (differenza tra il contributo totale nazionale alla bilancia dei pagamenti/posizione patrimoniale sull’estero e il valore corrispondente alla somma delle controparti sopra menzionate).

(17)  Basato sul vademecum BdP della Commissione europea (Eurostat).


ALLEGATO III

Concetti e definizioni da utilizzare per le statistiche relative a bilancia dei pagamenti e posizione patrimoniale sull’estero, e per lo schema delle riserve internazionali

Al fine di compilare statistiche esterne aggregate significative per l’area dell’euro, sono stati messi a punto concetti e definizioni in materia di statistiche relative alla bilancia dei pagamenti (conto corrente, conto capitale e conto finanziario), posizione patrimoniale sull’estero e schema delle riserve internazionali. Tali concetti e definizioni sono stati determinati sulla base del cosiddetto «schema di attuazione» (luglio 1996) e di ulteriori documenti approvati dal Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE). Nel formulare tali concetti e definizioni si è fatto riferimento agli standard internazionali vigenti, quali la quinta edizione del manuale di bilancia dei pagamenti (di seguito «BPM5») del Fondo monetario internazionale (FMI) e lo schema delle riserve internazionali e della liquidità in valuta estera del FMI/Banca dei regolamenti internazionali. Le proposte di armonizzazione di maggior rilievo sono esposte di seguito conformemente alle note metodologiche della BCE riportate nel documento «Bilancia dei pagamenti e posizione patrimoniale sull’estero (comprese le riserve)» pubblicato sul sito web: http://www.ecb.int. Ulteriori orientamenti possono essere tratti dai capitoli 2 e 3 della pubblicazione della BCE «European Union balance of payments/international investment position statistical methods» (di seguito «manuale di BdP») che è rivisto annualmente ed è disponibile sia sul sito web che in formato cartaceo.

1.   Concetti e definizioni di voci selezionate

1.1.   Redditi da capitale (cfr. anche il manuale di BdP, sezione 3, paragrafo 4)

I redditi da capitale includono redditi derivanti dalla proprietà, da parte di un soggetto residente dell’area dell’euro, di attività finanziarie al di fuori dell’area dell’euro (crediti) e, simmetricamente, i redditi derivanti dalla proprietà, da parte di un soggetto non residente nell’area dell’euro, di attività finanziarie all’interno dell’area dell’euro (debiti). Laddove separatamente identificabili, gli utili e le perdite in conto capitale non sono classificati come redditi da investimenti, ma come variazioni nel valore degli investimenti dovuti a modifiche dei prezzi di mercato.

I redditi da capitale comprendono i redditi derivanti dagli investimenti diretti, investimenti di portafoglio e altri investimenti nonché dalle altre riserve ufficiali dell’Eurosistema. In ogni caso, i flussi netti associati a strumenti derivati sui tassi di interesse sono registrati alla voce «strumenti finanziari derivati» del conto finanziario. Gli utili reinvestiti sono registrati alla voce «redditi da investimenti diretti». Tali redditi sono definiti come la quota di competenza degli investitori diretti dei profitti totali aggregati guadagnati dall’impresa di investimento diretto in quel determinato periodo preso quale punto di riferimento (considerate le imposte, gli interessi e il deprezzamento) al netto dei dividendi maturati nel periodo preso a riferimento, anche se tali dividendi si riferiscono ai profitti guadagnati nei periodi precedenti.

I dati da segnalare per la bilancia dei pagamenti mensile e trimestrale sono pressoché identici alle componenti standard (Standard Components) del FMI, così come definite nel BPM5. La differenza principale consiste nel fatto che la BCE non richiede una distinzione dei redditi da investimenti diretti in azioni fra utili distribuiti e utili non distribuiti.

I redditi da interessi sono registrati in base al criterio di competenza (cosa non richiesta per i dati mensili). I dividendi sono registrati alla data in cui diventano esigibili. Gli utili reinvestiti devono essere registrati nel periodo in cui sono guadagnati.

1.2.   Conto capitale (cfr. anche il manuale di BdP, sezione 3, paragrafo 6)

Il conto capitale contempla i trasferimenti in conto capitale e l’acquisizione/dismissione di attività non finanziarie non prodotte. I trasferimenti correnti sono da registrare nel conto corrente. I trasferimenti di capitale consistono in i) trasferimenti di proprietà delle immobilizzazioni; ii) trasferimenti di fondi collegati o condizionati all’acquisizione o alla cessione delle immobilizzazioni; e iii) cancellazione dei debiti, da parte dei creditori, senza percezione di alcuna prestazione corrispettiva. I trasferimenti di capitale possono essere in denaro o in natura (quale, ad esempio, la liberazione da un debito). La distinzione fra trasferimenti correnti e trasferimenti in conto capitale, in pratica, si coglie nell’uso del trasferimento da parte del paese destinatario. L’acquisizione/cessione di attività non finanziarie non prodotte contempla principalmente immobilizzazioni immateriali quali brevetti, contratti di leasing o altri contratti trasferibili. La registrazione nella presente voce del conto capitale deve concernere solo la vendita o l’acquisto di tali attività, ma non il loro uso.

Mentre le componenti standard delle IFM del conto capitale consistono in una disaggregazione per settore nelle voci «pubblica amministrazione» e «altri settori» (con un’ulteriore disaggregazione in seguito), la BCE compila un unico conto capitale, senza alcuna disaggregazione.

1.3.   Investimenti diretti (cfr. altresì il manuale BdP articolo 3, paragrafo 7)

Gli investimenti diretti sono una categoria di investimenti internazionali che riflette l’obiettivo di un soggetto residente in un’economia di ottenere un interesse durevole in un’impresa residente in un’altra economia. Conformemente agli standard internazionali (FMI), si applica il criterio del 10 % («10 % ownership criterion») per dedurre l’esistenza di una relazione di investimento diretto, ossia di un interesse durevole relativo alla bilancia dei pagamenti e alla posizione patrimoniale sull’estero dell’area dell’euro. Sulla base di tale criterio, può sussistere un rapporto di investimento diretto fra varie imprese collegate, a prescindere che il collegamento si realizzi lungo una o più catene. Esso può estendersi alle società controllate da un’impresa investitrice, alle società controllate dalla controllata, nonché a quelle collegate all’impresa investitrice. Una volta stabilito l’investimento diretto, tutti i successivi flussi finanziari o le successive consistenze finanziarie tra o nei confronti dei relativi soggetti sono registrati come operazioni o posizioni su investimenti diretti (1).

In conformità degli standard internazionali del FMI e agli indirizzi Eurostat/OCSE, i rapporti di investimento diretto nell’area dell’euro sono registrati secondo il principio direzionale, cosa che implica che le operazioni finanziarie tra gli investitori diretti residenti nell'area dell'euro e le imprese oggetto di investimento diretto non residenti nell’area dell’euro sono classificati come «investimenti diretti all’estero». Simmetricamente, le operazioni finanziarie tra le imprese oggetto di investimento diretto residenti e gli investitori diretti esterni all’area dell’euro sono classificati alla voce «investimenti diretti nell’economia segnalante» della bilancia dei pagamenti dell’area dell’euro.

Le componenti degli investimenti diretti sono il capitale azionario, gli utili reinvestiti e gli «altri capitali» associati a diverse operazioni di debito interaziendali. Il capitale azionario include partecipazioni in filiali così come tutte le partecipazioni nelle società controllate e collegate. Gli utili reinvestiti includono la contropartita della quota di utili, appartenente agli investitori diretti, che non sono stati distribuiti come dividendi da società controllate o consociate, nonché utili di filiali non rimessi all’investitore diretto e registrati alla voce «redditi da capitale». La voce «altri capitali» include tutte le operazioni finanziarie tra società affiliate (operazioni di credito di fondi attive e passive), comprese obbligazioni e crediti di forniture (ossia i crediti commerciali), tra gli investitori diretti e le società controllate, le filiali e le consociate.

Per quanto riguarda la valutazione delle consistenze degli investimenti diretti, l’approccio raccomandato a livello internazionale è quello dell’utilizzo dei prezzi di mercato. Tale approccio è adottato per la valutazione delle consistenze nel caso delle imprese di investimento diretto quotate in borsa. Al contrario, nel caso delle imprese di investimento diretto non quotate, le consistenze sono valutate sulla base del valore contabile, utilizzando una definizione comune che comprende i seguenti elementi:

i)

capitale versato (escluse le azioni proprie ma compreso il conto premio di emissione);

ii)

tutti i tipi di riserve (compresi i contributi agli investimenti qualora le direttive contabili li considerino riserve societarie); e

iii)

profitti non distribuiti al netto delle perdite (compresi i risultati relativi all’anno in corso).

Come voci per memoria, si richiede anche ai valori contabili dei titoli delle imprese di investimento diretto di utilizzare la stessa definizione comune.

L’attività della Task Force congiunta BCE/Commissione (Eurostat) sugli investimenti esteri diretti (Task Force on Foreign Direct Investment) ha condotto a formulare alcune raccomandazioni sull’armonizzazione della metologia e delle pratiche fra tutti gli Stati membri. La tavola 1 contiene un sunto delle raccomandazioni principali.

1.4.   Investimenti di portafoglio (cfr. anche il manuale BdP, sezione 3, paragrafo 8)

Il conto degli investimenti di portafoglio dell’area dell’euro comprende i) titoli azionari, e ii) titoli di debito sotto forma di obbligazioni e notes nonché strumenti di mercato monetario non classificati come investimenti diretti o riserve ufficiali. Gli strumenti finanziari derivati, così come le operazioni pronti contro termine e di prestito titoli, sono esclusi dagli investimenti di portafoglio.

La voce «titoli azionari» comprende tutti gli strumenti rappresentativi di una ragione di credito sul valore residuo di una società di capitali dopo il soddisfacimento delle pretese vantate da ciascun creditore. Le azioni ordinarie, le azioni privilegiate, le partecipazioni azionarie, o documenti analoghi, sono indicativi della proprietà di quote di capitale. Nella stessa voce sono parimenti incluse le operazioni/disponibilità di quote di organismi di investimento collettivo, quali i fondi comuni di investimento.

Obbligazioni e notes sono titoli emessi con una scadenza originaria superiore a un anno che attribuiscono solitamente al detentore i) il diritto incondizionato a ricevere un reddito monetario fisso, ovvero un reddito monetario variabile determinato contrattualmente (essendo il pagamento degli interessi indipendente dagli utili del debitore), nonché ii) il diritto incondizionato a ricevere una somma fissa a titolo di rimborso del capitale a una o più date prestabilite.

A differenza di obbligazioni e notes, gli strumenti di mercato monetario sono titoli emessi con una scadenza originaria pari o inferiore a un anno. Essi attribuiscono generalmente al detentore il diritto incondizionato di ricevere una determinata somma di denaro a una data prestabilita. Tali strumenti sono solitamente negoziati, a sconto, su mercati organizzati; l’entità dello sconto è in funzione del tasso di interesse e della vita residua dello strumento.

Il rapporto della Task Force sui sistemi di raccolta dei dati relativi agli investimenti di portafoglio è stato seguito da studi di fattibilità nazionali sulla possibilità di raccogliere dati titolo per titolo a livello di area dell’euro. Detti studi sono stati condotti dagli allora 15 Stati membri dell’Unione europea e conclusi con l’accordo di raccogliere, quanto meno, consistenze da investimenti di portafoglio trimestrali nell’area dell’euro titolo per titolo. Tale accordo ha stabilito quattro validi modelli per la compilazione delle statistiche sugli investimenti di portafoglio, come indicato nella tavola contenuta nell’allegato VI.

Per la disaggregazione per settore delle passività nette negli investimenti di portafoglio dell’area dell’euro, gli obblighi relativi ai dati sulla posizione patrimoniale sull’estero sono i medesimi previsti per i flussi della bilancia dei pagamenti.

La registrazione delle transazioni in investimenti di portafoglio nella bilancia dei pagamenti dell’area dell’euro avviene nel momento in cui i creditori o i debitori dell’area dell’euro iscrivono l’attività o la passività nei propri registri. Le transazioni sono registrate al prezzo effettivo ricevuto o pagato, al netto delle commissioni e degli oneri. Pertanto, sono compresi, nel caso di titoli con cedola, gli interessi maturati dall’ultimo pagamento degli interessi, mentre nel caso dei titoli emessi a sconto, gli interessi accumulati dalla data di emissione. È necessario includere gli interessi maturati per quanto attiene al conto finanziario di bilancia dei pagamenti trimestrale e posizione patrimoniale sull'estero; l’uso di questo sistema è incentivato anche per la bilancia dei pagamenti mensile; queste registrazioni nel conto finanziario trimestrale (e mensile) devono essere compensate nel conto dei redditi.

1.5.   Strumenti finanziari derivati (cfr. anche il manuale di BdP, sezione 3, paragrafo 9)

Gli strumenti finanziari derivati sono strumenti finanziari collegati a uno specifico strumento finanziario, una materia prima o un indicatore, per mezzo dei quali è possibile negoziare direttamente specifici rischi sui mercati finanziari. Le operazioni in strumenti finanziari derivati sono trattate come operazioni separate piuttosto che quali parti integranti del valore di operazioni sottostanti cui possono essere collegate.

Nella bilancia dei pagamenti, nello schema delle riserve internazionali e nella posizione patrimoniale sull’estero sono registrate le operazioni e le posizioni in opzioni, futures, swaps, contratti forward in cambi, derivati creditizi e derivati incorporati in strumenti finanziari. Per ragioni di ordine pratico, i derivati incorporati in strumenti finanziari non sono distinti dallo strumento finanziario sottostante a cui sono legati.

I flussi netti associati a derivati su tassi di interesse sono registrati come derivati finanziari, non come redditi di capitale, in linea con i recenti accordi internazionali. La classificazione dei vari derivati su strumenti di credito è da decidere caso per caso.

I pagamenti di margini iniziali sono considerati come variazioni dei depositi e vanno registrati, se identificabili, alla voce «altri investimenti». Il trattamento dei pagamenti del margine di variazione dipende dal tipo di margine: quelli del genere «opzione» sono considerati, in linea di principio, come variazioni dei depositi e sono da registrare, se identificabili, alla voce «altri investimenti». Quelli del genere «future» sono considerati, in linea di principio, come operazioni su derivati e vanno registrati alla voce «strumenti finanziari derivati».

Nel caso delle opzioni, è registrato l’intero premio (ossia il prezzo di acquisto/vendita dell’opzione e gli oneri di servizio impliciti).

La valutazione dei derivati finanziari è effettuata al prezzo corrente di mercato.

La registrazione delle operazioni in strumenti finanziari derivati avviene nel momento in cui i creditori e i debitori dell’area dell’euro iscrivono l’attività o la passività nei propri registri. A causa dei problemi pratici che comporta per taluni strumenti derivati una distinzione dei flussi attivi da quelli passivi, tutte le operazioni su derivati finanziari sono registrate nella bilancia dei pagamenti dell’area dell’euro su base netta. Ai fini delle statistiche relative alla posizione patrimoniale sull’estero, le posizioni attive e passive in strumenti finanziari derivati sono registrate al lordo, fatta eccezione per quelle inerenti strumenti finanziari derivati compresi nella categoria «riserve ufficiali» registrate invece su base netta.

1.6.   Altri investimenti (cfr. anche il manuale di B.d.P., sezione 3, paragrafo 10)

Quella degli «altri investimenti» è una categoria residuale, che include tutte le operazioni finanziarie non comprese nelle seguenti categorie: «investimenti diretti», «investimenti di portafoglio», «strumenti finanziari derivati» o «riserve ufficiali».

La voce «altri investimenti» raccoglie le sotto-voci «crediti commerciali», «prestiti/banconote e depositi» e «altre attività/passività». Tale voce comprende inoltre le voci di compensazione per redditi accumulati su strumenti classificati sotto la voce «altri investimenti».

La voce «crediti commerciali» comprende attività o passività derivanti da una diretta estensione di credito da parte di fornitori e acquirenti rispettivamente per operazioni di beni e servizi nonché pagamenti anticipati per attività in corso (o attività da intraprendere) associate a tali operazioni.

La voce «prestiti/banconote e depositi» comprende operazioni/disponibilità sui seguenti strumenti finanziari: prestiti, ossia attività finanziarie create per mezzo di finanziamenti diretti di fondi da parte di un creditore (mutuante) a un debitore (mutuatario) con un accordo per cui il mutuante o non riceve alcun titolo ovvero riceve un documento o strumento non negoziabile, operazioni del tipo pronti contro termine, banconote e depositi. Di tale voce fanno parte, inter alia, prestiti per finanziare attività commerciali, altri prestiti e anticipazioni (compresi i prestiti ipotecari) e leasing finanziari. La distinzione tra «prestiti» e «banconote e depositi» si basa sulla natura del prenditore. Ciò significa che, nel lato dell’attivo, le somme concesse dal settore detentore di moneta dell’area dell’euro a banche non appartenenti all’area dell’euro, è da classificarsi come «deposito» e le somme concesse dal settore detentore di moneta dell’area dell’euro a operatori non bancari non appartenenti all’area dell’euro (vale a dire unità istituzionali diverse dalle banche) è da classificarsi come «prestito». Nel lato del passivo, le somme ricevute da operatori non bancari dell’area dell’euro (vale a dire non IMF) è sempre da classificarsi come «prestito». Infine, tale distinzione implica che tutte le transazioni che interessano IMF dell’area dell’euro e banche straniere sono da classificarsi come «depositi».

Nella bilancia dei pagamenti e nella posizione patrimoniale sull’estero dell’area dell’euro, tutte le operazioni del tipo pronti contro termine, operazioni di vendita con patto di riacquisto e di prestito titoli (con scambio di garanzie in contante) sono considerate come prestiti garantiti e non come operazioni definitive di acquisto o vendita di titoli, e sono registrate alla voce «altri investimenti» nell’ambito del settore del residente dell’area dell’euro che conduce l’operazione. Questo trattamento, conforme anche alla prassi contabile seguita dalle banche e da altre società finanziarie, è volto a meglio riflettere le motivazioni economiche su cui poggiano tali strumenti finanziari.

La voce «altre attività/passività» include tutte le voci diverse da crediti commerciali, prestiti e banconote nonché depositi.

La voce «Eurosistema» del settore relativo all’area dell’euro inclusa nella voce «altri investimenti» comprende le posizioni nette dell’Eurosistema con le banche centrali nazionali (BCN) degli Stati membri non partecipanti relativamente al funzionamento del sistema TARGET. Tali saldi/conti interni al Sistema europeo di banche centrali (SEBC), denominati in euro, sono analoghi ai movimenti dei conti nostro/vostro delle istituzioni finanziarie monetarie (IFM), pertanto sono segnalati alla BCE su base netta nelle «passività».

I principi di «trasferimento di proprietà», «data di regolamento» e «data di pagamento» sono tutti conformi agli standard del FMI.

Rispetto ai componenti standard BPM5 vi è una differenza nella descrizione della disaggregazione (vale a dire priorità ai settori). Questa disaggregazione settoriale è compatibile, tuttavia, ma non coincidente, con quella del BPM5, dove la priorità è assegnata agli strumenti. Per i dati mensili sulla bilancia dei pagamenti, è richiesta una scomposizione tra flussi a breve e flussi a lungo termine del settore delle IFM. Come nella presentazione BPM5, valuta e depositi sono distinti da prestiti e altri investimenti.

1.7.   Riserve ufficiali (cfr. anche il manuale di BdP, sezione 3, paragrafo 11)

Il settore «riserve ufficiali» dell’area dell’euro comprende le riserve ufficiali dell’Eurosistema, ossia le riserve ufficiali della BCE e delle BCN.

Le riserve ufficiali devono essere i) sotto il controllo effettivo dell’autorità monetaria competente dell’Eurosistema o di una BCN e ii) crediti altamente liquidi, negoziabili e con elevato merito di credito detenuti dall'Eurosistema nei confronti di non residenti nell'area dell'euro e denominati in valute diverse dall'euro, nonché averi in oro, posizioni di riserva nel FMI o diritti speciali di prelievo (DSP).

Questa definizione impedisce espressamente che i crediti in valuta estera nei confronti dei residenti nell’area dell’euro e i crediti in euro nei confronti dei non residenti nell’area dell’euro siano considerati come riserve ufficiali a livello nazionale o a livello dell’area dell’euro. Analogamente, le posizioni in valuta estera delle amministrazioni pubbliche e/o del Tesoro non sono contemplate nella definizione di riserve ufficiali per l’area dell’euro in conformità degli accordi istituzionali previsti dal trattato che istituisce la Comunità europea.

Le riserve ufficiali della BCE sono quelle riserve messe in comune in conformità dell’articolo 30 dello statuto del SEBC, e che sono pertanto considerate sotto il controllo diretto ed effettivo della BCE. Fintantoché non si verificano ulteriori trasferimenti di proprietà, le riserve ufficiali conservate dalle BCN sono sotto il loro controllo diretto ed effettivo e sono considerate come riserve ufficiali di ciascuna BCN.

La presentazione delle operazioni sulle riserve internazionali dell’Eurosistema mostra una cifra complessiva per le operazioni mensili. Su base trimestrale sono disponibili ulteriori dettagli relativi alle operazioni dell’Eurosistema in oro, valuta estera, disponibilità in DSP e posizione di riserva nel FMI conformemente alle componenti standard del BPM5. Gli strumenti finanziari derivati sono esposti in una categoria distinta, in linea con la recente raccomandazione del FMI in tale ambito.

I dati sulle riserve dell’Eurosistema sono compilati su base lorda senza compensazione di passività inerenti alle riserve (ad eccezione delle riserve ufficiali comprese nella sottocategoria degli strumenti finanziari derivati, registrati su base netta).

La valutazione si basa sui prezzi di mercato utilizzando i) per le transazioni, i prezzi di mercato prevalenti nel momento in cui avvengono le singole operazioni e ii) per le consistenze patrimoniali, i prezzi di mercato mediani in chiusura rilevati al termine del periodo considerato. Per convertire in euro le transazioni e posizioni su attività denominate in valuta straniera si utilizzano, rispettivamente, i tassi di cambio di mercato prevalenti al momento in cui l’operazione ha luogo e i prezzi medi di mercato in chiusura rilevati al termine del periodo considerato.

I redditi derivanti dalle riserve ufficiali, ivi compresi gli interessi attivi sui titoli di debito inclusi fra le riserve, sono registrati in modo indistinto alla voce «altri investimenti» nel conto dei redditi da capitale, su una base di competenza e con frequenza almeno trimestrale.

Il concetto di riserve utilizzabili ha assunto una rilevanza crescente in quanto indicatore più significativo della capacità di un paese di onorare le proprie obligazioni in valuta estera, rispetto alle riserve lorde che appaiono nelle statistiche relative alla bilancia dei pagamenti e alla posizione patrimoniale sull’estero. Tale criterio è stato infatti adottato nello Special Data Dissemination Standard del FMI. Per determinare le riserve utilizzabili è necessario integrare i dati sulle riserve lorde con informazioni su altre attività in valuta estera e sulle passività inerenti alle riserve. Conseguentemente, le statistiche mensili sulle riserve ufficiali (lorde) dell’Eurosistema sono integrate con i dati sulle altre attività in valuta estera e sugli esborsi netti a breve termine predeterminati ed eventuali a valere sulle riserve ufficiali lorde, classificati in base alla vita residua. È inoltre prevista con sfasamento trimestrale una disaggregazione fra le riserve ufficiali lorde denominate nelle valute presenti nel paniere dei DSP (in termini di totale) e quelle denominate nelle altre valute (in termini di totale).

Per quanto concerne le voci specifiche, le disponibilità in oro monetario restano invariate nel caso di tutte le operazioni reversibili (swaps, pronti contro termine, prestiti e depositi in oro). Le operazioni pronti contro termine in titoli denominati in valuta estera comportano un aumento del totale delle riserve ufficiali della BCN che riceve il contante, in quanto i titoli ceduti rimangono iscritti in bilancio; nel caso di pronti contro termine attivi, l’autorità monetaria che eroga il contante non registra alcuna variazione nel totale delle riserve ufficiali se la controparte non residente è un’altra autorità monetaria o un’istituzione finanziaria, in quanto il credito nei confronti di quest’ultima rientra nelle riserve ufficiali.

2.   Metodi di attuazione per la distribuzione geografica

Per la compilazione delle statistiche relative alla bilancia dei pagamenti e alla posizione patrimoniale sull’estero disaggregato geograficamente è stato seguito un metodo a più stadi. Tale metodo prevede tre stadi, che comportano obblighi di segnalazione progressivamente più stringenti:

Stadio 1

:

Metodo di compilazione a livello dell’area dell’euro: somma delle transazioni/posizioni nette totali nazionali.

Stadio 2

:

Metodo di compilazione a livello dell’area dell’euro: somma distinta delle transazioni/posizioni con non residenti per i crediti e debiti ovvero per le attività e passività nette (bilancia dei pagamenti)/attività e passività (posizione patrimoniale sull’estero).

Dati richiesti a livello di BCN: identificazione separata delle transazioni/posizioni tra residenti e non residenti nell’area dell’euro, come stabilito nell’allegato II (tavole 1, 2, 4 e 5).

Stadio 3

:

Metodo di compilazione a livello dell’area dell’euro e dati richiesti a livello di BCN: analogo a quello dello stadio 2, con l’aggiunta di una disaggregazione geografica per le transazioni/posizioni al di fuori dell’area dell’euro. Lo stadio 3 è necessario soltanto per le statistiche trimestrali relative alla bilancia dei pagamenti e per le statistiche annuali relative alla posizione patrimoniale sull’estero, come stabilito nell’allegato II (tavole 7 e 8).

Dati richiesti a livello di BCN: indicazione distinta delle transazioni/posizioni fra residenti nell’area dell’euro e residenti dei paesi inclusi nell’elenco approvato di contropartite suddivise per paesi e aree riportato nell’allegato II (tavole da 9 a 12).

3.   Classificazione per settore istituzionale negli aggregati dell’area dell’euro (cfr. anche manuale di BdP, articolo 3, paragrafo 1.6)

La disaggregazione settoriale degli aggregati dell’area dell’euro si articola in: autorità monetarie, amministrazioni pubbliche, IFM e altri settori dell’area dell’euro.

Autorità monetarie

Il settore «autorità monetarie» delle statistiche relative all’area dell’euro è costituito dall’Eurosistema.

Amministrazioni pubbliche

Il settore «amministrazioni pubbliche» delle statistiche relative all’area dell’euro è coerente con la definizione del medesimo settore riportata nel SNA 93 e nel SEC 95 e comprende le seguenti unità:

amministrazioni centrali,

amministrazioni di stati federati/regionali,

amministrazioni locali,

enti di previdenza e assistenza sociale.

IFM escluse le autorità monetarie

Questo settore «IFM escluse le autorità monetarie» coincide con il settore delle IFM ai fini delle statistiche monetarie e bancarie (escluse le autorità monetarie). Esso comprende:

i)

gli enti creditizi, così come definiti dalla normativa comunitaria, ossia le imprese la cui attività consiste nel ricevere dal pubblico depositi o altri fondi rimborsabili (inclusi i proventi derivanti dalla vendita di obbligazioni bancarie al pubblico) e nel concedere crediti per conto proprio; e

ii)

tutte le altre istituzioni finanziarie residenti la cui attività consiste nell’accettare depositi e/o strumenti ad essi strettamente assimilabili da organismi diversi dalle IFM e nell’erogare crediti e/o nell’effettuare investimenti in titoli per conto proprio (quanto meno in termini economici).

Altri settori

La categoria «altri settori» delle statistiche relative all’area dell’euro comprende varie unità istituzionali, e principalmente:

i)

le altre istituzioni finanziarie non comprese nella definizione di IFM, come gli organismi di investimento collettivo non considerati come fondi comuni monetari, le società di investimento immobiliare, le società di intermediazione mobiliare, gli istituti di credito ipotecario, le imprese di assicurazione, i fondi pensione e gli ausiliari finanziari; e

ii)

le istituzioni non finanziarie, come le imprese non finanziarie private e pubbliche, le istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie e le famiglie stesse.

Istituzioni diverse dalle IFM

La categoria dei «settori delle istituzioni diverse dalle IFM» delle statistiche relative all’area dell’euro consta dei settori i) «pubbliche amministrazioni»; e ii) «altri settori».

TAVOLA 1

Raccomandazioni concernenti transazioni e posizioni in investimenti diretti all’estero e relativo reddito (2)

Priorità

Misure

A breve termine

Elevata

Tutte le relazioni indirette IDE (3) dovrebbero essere concettualmente trattate in conformità dell’interpretazione degli standard statistici internazionali descritti nel capitolo 1 del rapporto della Task Force su IDE

Tutte le transazioni/posizioni (indirette) IDE dovrebbero essere geograficamente attribuite alla società affiliata o alla società madre più immediata (3), (4)

Tutti gli Stati membri dovrebbero iniziare a compilare dati sulle consistenze e sugli utili reinvestiti negli IDE sulla base dei risultati delle indagini IDE (da effettuarsi almeno una volta all’anno) (5), (6)

I titoli azionari IDE dovrebbero essere raccolti separatamente per le società quotate (a entrambi i valori contabile e di mercato) e non quotate

Bassa

I versamenti a copertura delle perdite di imprese di investimento diretto dovrebbero essere registrate nel conto finanziario

A medio termine

Elevata

Per la registrazione degli utili reinvestiti, tutti gli Stati membri dovrebbero utilizzare il Current Operating Performance Concept (7)

Altri componenti del capitale dovrebbero essere classificati in conformità delle raccomandazioni contenute nel rapporto della Task Force su IDE

A medio termine

Media

Il pagamento dei dividendi derivanti da eccezionali plusvalenze dovrebbe essere registrato nel conto finanziario (non entrando così nel calcolo degli utili reinvestiti)

A lungo termine

Elevata

Le relazioni indirette degli IDE dovrebbero coprire (quanto meno) i) i legami indiretti di proprietà oltre il 50 % o ii) i legami diretti e indiretti di proprietà oltre il 50 %, calcolati come il prodotto dei legami consecutivi di proprietà lungo una catena


(1)  Le eccezioni sono relative alle operazioni/posizioni in derivati finanziari tra affiliati nei confronti dei quali è stata concordata a livello dell’area dell’euro la registrazione sotto la categoria «derivati finanziari» piuttosto che «investimenti diretti o altro capitale».

(2)  Aggiornate alla fine del 2003.

(3)  Questa raccomandazione non fa riferimento alla necessità di coprire relazioni indirette, quanto piuttosto alla metodologia da applicare. Si veda anche l’azione a lungo termine concernente il trattamento delle relazioni indirette IDE nella pratica.

(4)  Questa raccomandazione è applicabile solo agli utili reinvestiti (flussi) e alle consistenze IDE. Per comprendere meglio le distorsioni che verrebbero causate da qualunque altro criterio, si veda il capitolo 2 del rapporto della Task Force su IDE.

(5)  Eccezioni sono la prima valutazione della p.p.e. (da fornirsi a T+9) e gli investimenti in immobili. Le seguenti procedure, considerate non accettabili, dovrebbero essere abbandonate: i) lasciare la scelta del criterio di valutazione ai soggetti segnalanti (valore di mercato o contabile); e ii) l’applicazione di un metodo di accumulazione dei flussi BdP per la compilazione delle consistenze.

(6)  Per un periodo transitorio da definirsi bilateralmente, saranno accettate le stime per i nuovi obblighi, entro le scadenze concordate.

(7)  Nel distinguere fra profitti e perdite ordinari e straordinari, gli Stati membri possono concentrarsi su un numero ridotto di società (le più grandi o le società madri).


ALLEGATO IV

Trasmissione dei dati alla Banca centrale europea

Per la trasmissione elettronica delle informazioni statistiche richieste dalla Banca centrale europea (BCE), le banche centrali nazionali (BCN) utilizzano lo strumento fornito dal Sistema europeo di banche centrali (SEBC) basato sulla rete di telecomunicazioni «ESCB-Net». Tutti gli scambi di dati all’interno del SEBC impiegano lo stesso modello concettuale. Il formato del messaggio messo a punto per questo scambio elettronico d’informazioni statistiche è il «GESMES/TB». Questo requisito non preclude l’impiego di altri mezzi di trasmissione delle informazioni statistiche alla BCE quale soluzione alternativa concordata.

Le BCN si attengono alle raccomandazioni di seguito elencate al fine di garantire il buon funzionamento della trasmissione dei dati.

Completezza: le BCN segnalano i dati relativi a tutta la serie di voci principali. Tralasciare alcuni di essi o inserirne altri non elencati equivale a una segnalazione incompleta. Nel caso di un’osservazione mancante, l’omissione viene indicata con il corrispondente segnalatore di stato per le osservazioni. Inoltre, nel caso di revisioni relative a una sola sottosezione delle voci principali, le regole di convalida sono da applicare all’intera bilancia dei pagamenti.

Segni convenzionali: per la trasmissione di dati da parte delle BCN alla BCE, nonché alla Commissione europea (Eurostat) si segue una convenzione di segni uniforme per tutte le statistiche da segnalare. Nel quadro di tale convenzione le partite a credito e a debito nel conto corrente e nel conto capitale devono essere indicate con segno positivo, mentre i saldi netti devono essere calcolati e indicati come accrediti meno addebiti. Nel conto finanziario i decrementi di attività nette e gli incrementi di passività nette devono essere indicati con segno positivo, mentre gli incrementi di attività nette e i decrementi di passività nette devono essere indicati con segno negativo. I saldi netti sono da calcolare e indicare come variazione netta delle attività più variazione netta delle passività.

Per quanto concerne i dati relativi alla posizione patrimoniale sull’estero, le posizioni nette devono essere calcolate e indicate come posizioni creditorie meno posizioni debitorie.

Identità contabili dei dati: prima di trasmettere i dati alla BCE, le BCN devono applicare le regole di convalida a suo tempo distribuite e ottenibili su richiesta.

In caso di revisioni le BCN possono inviare alla BCE un insieme di dati aggiornati. Le revisioni dovrebbero essere trasmesse come segue:

le revisioni dei dati mensili sulla bilancia dei pagamenti sono comunicate insieme alla presentazione di i) dati per il mese seguente; ii) i dati trimestrali corrispondenti; e iii) i dati trimestrali rivisti corrispondenti,

le revisioni dei dati trimestrali sulla bilancia dei pagamenti sono comunicate insieme alla presentazione dei dati per il trimestre seguente,

le revisioni dei dati trimestrali sulla posizione patrimoniale sull’estero sono comunicate insieme alla presentazione dei dati per il trimestre seguente,

le revisioni dei dati sulla posizione patrimoniale sull’estero annuale sono comunicate con la presentazione dei dati per gli anni successivi.

Revisioni dei dati sulla bilancia dei pagamenti mensile e trimestrale che coprono anni interi sono comunicate dalle BCN alla BCE a fine marzo e fine settembre, insieme, in quest’ultima data, alla segnalazione dei dati annuali sulla posizione patrimoniale sull’estero. Le revisioni dei dati trimestrali sulla posizione patrimoniale sull’estero che coprono anni interi sono comunicate dalle BCN alla BCE a fine settembre insieme alla presentazione dei dati sulla posizione patrimoniale sull’estero annuale. I dati sullo schema delle riserve internazionali possono essere regolarmente rivisti, se opportuno. Tuttavia, dovrebbe essere garantita coerenza tra le posizioni di fine periodo e le corrispondenti voci nella posizione patrimoniale sull’estero (trimestrale e annuale) dell’area dell’euro.


ALLEGATO V

Monitoraggio dei metodi di compilazione delle statistiche

La Banca centrale europea (BCE) provvede al monitoraggio dei metodi di compilazione utilizzati per la segnalazione delle statistiche in merito alla bilancia dei pagamenti e alla posizione patrimoniale sull’estero, nonché dei concetti e delle definizioni applicati su base regolare dagli Stati membri partecipanti. Il monitoraggio è effettuato in concomitanza con l’aggiornamento della pubblicazione della BCE dal titolo «Metodi statistici per la bilancia dei pagamenti e la posizione patrimoniale sull’estero dell’Unione europea» (di seguito «manuale di BdP»). Oltre alla funzione di monitoraggio, il manuale di BdP ha lo scopo di informare i soggetti che compilano la bilancia dei pagamenti nell’area dell’euro in merito alle evoluzioni in altri Stati membri nell’area dell’euro.

Il manuale di BdP contiene informazioni sulla struttura delle segnalazioni statistiche in merito alla bilancia dei pagamenti e alla posizione patrimoniale sull’estero di tutti gli Stati membri. Vi sono descrizioni particolareggiate dei metodi di compilazione dei dati, dei concetti e delle definizioni applicati, nonché di informazioni circa le difformità presenti negli Stati membri rispetto alle definizioni concordate per le statistiche relative alla bilancia dei pagamenti e alla posizione patrimoniale sull'estero.

Il manuale di BdP è aggiornato annualmente in stretta collaborazione con gli Stati membri.


ALLEGATO VI

Raccolta dei dati nel settore degli investimenti di portafoglio

Date le difficoltà insite nell’identificare l’esatto investimento di portafoglio, è stato necessario definire principi comuni per la raccolta di tali informazioni all’interno dell’area dell’euro.

Come spiegato nella sezione 1.4 dell’allegato III, sono stati effettuati studi nazionali di fattibilità sulla possibilità di raccogliere dati titolo per titolo a livello di area dell’euro. Tali studi hanno condotto all’accordo seguente: entro fine marzo 2008, gli Stati membri dell’area dell’euro raccolgono quanto meno consistenze delle attività e passività da investimenti di portafoglio trimestrali titolo per titolo. Fino a quel momento, alcuni Stati membri saranno solo in grado di fornire le stime migliori per alcune specifiche disaggregazioni di investimenti di portafoglio, in particolare per settore dell’emittente o per moneta/paese dell’emissione.

La disponibilità di un Centralised Security Database (CSDB, Archivio centralizzato sui titoli) funzionante è considerata essenziale perché i nuovi sistemi di raccolta divengano operativi. Di conseguenza, se il Project Closure Document (documento di chiusura del progetto) per la fase 1 del progetto CSDB non venisse presentato al Consiglio direttivo attraverso il comitato per le statistiche del Sistema europeo di banche centrali entro fine marzo 2005, tale data di scadenza sarà prorogata del medesimo lasso di tempo corrispondente al ritardo.

La copertura prevista è definita come segue: le consistenze di titoli segnalati al compilatore nazionale su base aggregata, vale a dire non utilizzando codici standard (ISIN o simili), non dovrebbero essere superiori al 15 % delle consistenze di attività e passività da investimenti di portafoglio totali. Tale soglia è da utilizzarsi come guida nel valutare la copertura dei sistemi degli Stati membri. Il CSDB dovrebbe offrire una copertura sufficiente degli investimenti di portafoglio in titoli a livello globale in modo tale da consentire la compilazione di statistiche derivanti dai dati titolo per titolo.

Le consistenze di attività e passività da investimenti di portafoglio nell’ambito della posizione patrimoniale sull’estero sono compilati con i soli dati derivanti dalle consistenze.

A decorrere dal marzo 2008 (cominciando con i dati corrispondenti alle operazioni relative a gennaio 2008 e alle posizioni relative alla fine 2007) i sistemi di raccolta degli investimenti di portafoglio dell’area dell’euro si conformano a uno dei modelli di cui alla tavola seguente:

Modelli validi di raccolta di dati sugli investimenti di portafoglio

Consistenze mensili [s-b-s] + Flussi mensili [s-b-s]

Consistenze trimestrali [s-b-s] + Flussi mensili [s-b-s]

Consistenze mensili [s-b-s] + Flussi mensili derivati [s-b-s]

Consistenze trimestrali [s-b-s] + Flussi mensili [aggregati]

Note:

 

«s-b-s» = security by security data collection (raccolta dei dati titolo per titolo)

 

«flussi derivati» = differenza delle consistenze (adeguate in seguito a movimenti nei tassi di cambio, prezzi e altri cambiamenti di volume).


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