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Stato membro dell’UE la cui moneta è l’euro

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Stato membro dell’UE la cui moneta è l’euro

Membro dell’UE dal 1986

Ha adottato l’euro nel 1999 (in circolazione dal 2002)

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Stato membro dell’UE la cui moneta è l’euro

Membro dell’UE dal 1995

Ha adottato l’euro nel 1999 (in circolazione dal 2002)

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Stato membro dell’UE la cui moneta è l’euro

Paese fondatore dell’UE nel 1957

Ha adottato l’euro nel 1999 (in circolazione dal 2002)

Regno Unito

Stato membro dell’UE la cui moneta non è l’euro

Membro dell’UE dal 1973

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Stato membro dell’UE la cui moneta è l’euro

Membro dell’UE dal 1981

Ha adottato l’euro nel 2001 (in circolazione dal 2002)

Croazia

Stato membro dell’UE la cui moneta è l’euro

Membro dell’UE dal 2013

Ha adottato l’euro nel 2023

Ungheria

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Membro dell’UE dal 2004

Irlanda

Stato membro dell’UE la cui moneta è l’euro

Membro dell’UE dal 1973

Ha adottato l’euro nel 1999 (in circolazione dal 2002)

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Stato membro dell’UE la cui moneta è l’euro

Paese fondatore dell’UE nel 1957

Ha adottato l’euro nel 1999 (in circolazione dal 2002)

Lituania

Stato membro dell’UE la cui moneta è l’euro

Membro dell’UE dal 2004

Ha adottato l’euro nel 2015

Lussemburgo

Stato membro dell’UE la cui moneta è l’euro

Paese fondatore dell’UE nel 1957

Ha adottato l’euro nel 1999 (in circolazione dal 2002)

Lettonia

Stato membro dell’UE la cui moneta è l’euro

Membro dell’UE dal 2004

Ha adottato l’euro nel 2014

Principato di Monaco

Paese non appartenente all’UE

Malta

Stato membro dell’UE la cui moneta è l’euro

Membro dell’UE dal 2004

Ha adottato l’euro nel 2008

Paesi Bassi

Stato membro dell’UE la cui moneta è l’euro

Paese fondatore dell’UE nel 1957

Ha adottato l’euro nel 1999 (in circolazione dal 2002)

Polonia

Stato membro dell’UE la cui moneta non è l’euro

Membro dell’UE dal 2004

Portogallo

Stato membro dell’UE la cui moneta è l’euro

Membro dell’UE dal 1986

Ha adottato l’euro nel 1999 (in circolazione dal 2002)

Romania

Stato membro dell’UE la cui moneta non è l’euro

Membro dell’UE dal 2007

Svezia

Stato membro dell’UE la cui moneta non è l’euro

Membro dell’UE dal 1995

Slovenia

Stato membro dell’UE la cui moneta è l’euro

Membro dell’UE dal 2004

Ha adottato l’euro nel 2007

Slovacchia

Stato membro dell’UE la cui moneta è l’euro

Membro dell’UE dal 2004

Ha adottato l’euro nel 2009

Repubblica di San Marino

Paese non appartenente all’UE

Le tappe dell’integrazione europea

All’indomani della Seconda guerra mondiale diversi leader politici europei credono fermamente che l’unico modo di evitare un nuovo conflitto in Europa sia unire i paesi sul piano economico e politico.

1950
Robert Schuman, Ministro degli Affari esteri francese, propone di integrare l’industria del carbone e dell’acciaio dell’Europa occidentale.
1951
Nasce la Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA) ad opera di sei paesi: Belgio, Francia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Repubblica federale tedesca. Nel 2002 il Trattato che istituiva la CECA scade, come previsto, a cinquant’anni dalla sua entrata in vigore.
1957
Vengono firmati i Trattati di Roma che istituiscono la Comunità europea dell’energia atomica (Euratom) e la Comunità economica europea (CEE). L’obiettivo perseguito dagli Stati membri è la rimozione delle barriere commerciali e doganali che li separano e la costituzione di un mercato comune.
1967
Dalla fusione delle istituzioni delle tre Comunità europee (CECA, CEE ed Euratom) nascono la Commissione europea, il Consiglio dei ministri e il Parlamento europeo.
1970
In seguito a una decisione adottata nel 1969 dal Consiglio europeo (ossia i capi di Stato o di governo degli Stati membri della CEE), il rapporto Werner definisce il primo progetto per la creazione di un’unione economica e monetaria fra gli allora sei Stati membri della CEE. Il piano tuttavia fallisce, per una serie di ragioni, all’inizio degli anni ’70.
1973
La Danimarca, l’Irlanda e il Regno Unito aderiscono alla Comunità economica europea, portando a nove il numero di Stati membri.
1979
I governi e le banche centrali dei nove Stati membri creano il Sistema monetario europeo (SME), incentrato su un meccanismo di cambio che stabilisce le parità, fisse ma modificabili, tra le monete dei paesi partecipanti.
1981
La Grecia entra a far parte della Comunità economica europea.
1986
La Spagna e il Portogallo aderiscono alla Comunità economica europea.
1986
L’adozione dell’Atto unico europeo (AUE) rilancia il progetto di un’unione economica e monetaria.
1988
Il Consiglio europeo conferma l’obiettivo della realizzazione dell’Unione economica e monetaria (UEM). Un comitato di esperti guidato da Jacques Delors, Presidente della Commissione europea, studia un progetto per il raggiungimento di tale obiettivo. Il Rapporto Delors, redatto a conclusione dei lavori, propone una transizione articolata in tre fasi.
1989
Si aprono i negoziati relativi al Trattato sull’Unione europea, comunemente noto come Trattato di Maastricht. Esso modifica il Trattato che istituisce la Comunità europea, ponendo in essere l’Unione europea (UE); in particolare, contiene disposizioni relative alla realizzazione dell’UEM e all’istituzione della Banca centrale europea.
1992
Viene siglato il Trattato di Maastricht che introduce nuove forme di cooperazione tra i governi degli Stati membri, ad esempio in materia di difesa e di giustizia e affari interni. Con questa integrazione del “sistema comunitario”, il Trattato di Maastricht crea l’Unione europea.
1993
Il 1o novembre entra in vigore il Trattato di Maastricht, previa ratifica dei 12 Stati membri.
1995
L’Austria, la Finlandia e la Svezia entrano a far parte dell’Unione europea.
1990-1999
L’Unione economica e monetaria viene realizzata in tre fasi.
2002
Sono immesse in circolazione le banconote e le monete in euro.
2004
Il 1o maggio Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia e Ungheria entrano a far parte dell’Unione europea.
2007
Il 1o gennaio la Bulgaria e la Romania accedono all’Unione europea.
2009
Il 1o dicembre entra in vigore il Trattato di Lisbona.
2011
Diventano operative tre nuove autorità europee preposte alla vigilanza finanziaria: l’Autorità bancaria europea, l’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali e l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati. Questi organismi collaborano con il Comitato europeo per il rischio sistemico, anch’esso istituito nel 2011, per assicurare la stabilità finanziaria e migliorare il quadro di vigilanza dell’UE.
2013
Il 1o luglio la Croazia entra a far parte dell’Unione europea.
2014

La BCE assume pienamente le funzioni e le competenze di vigilanza per le banche degli Stati membri partecipanti al Meccanismo di vigilanza unico.Sito Internet dedicato alla vigilanza bancaria

2020
Il Regno Unito non fa più parte dell’Unione europea.

Per ulteriori informazioni cfr. il sito Internet dell’Unione europea.

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